In una regione dove il talento giovanile troppo spesso emigra, Luca Fontanelli ha scelto di invertire la rotta.
Con la sua azienda, QUEST, nata a Livorno nel 2017, ha dimostrato che la Toscana può essere non solo una terra d’origine, ma anche una piattaforma di crescita.
Un laboratorio di opportunità dove i giovani trovano spazio, metodo e prospettiva.
La sua è una storia controcorrente.
Mentre molti inseguono i grandi poli industriali del Nord, Fontanelli ha deciso di restare e costruire valore proprio dove altri vedevano limiti.
La sua impresa oggi rappresenta uno dei casi più significativi di sviluppo giovanile e innovazione sostenibile sul territorio toscano.
QUEST SRL è un’agenzia di marketing e formazione che ha fatto della crescita umana il proprio modello economico.
Ogni anno, centinaia di ragazzi entrano nei suoi programmi di formazione e scoprono un percorso di sviluppo che va oltre il lavoro: imparano a comunicare, a gestire relazioni, a misurare i risultati, ma soprattutto a comprendere il valore della responsabilità personale.
L’azienda è diventata un acceleratore di competenze trasversali, in un momento storico in cui il mercato del lavoro chiede abilità che le scuole non sempre insegnano.

“Abbiamo scelto di investire nei giovani non per convenienza, ma per convinzione,” spiega Fontanelli.
“Se vogliamo che la Toscana cresca, dobbiamo prima far crescere le persone che la abitano.”
Il contributo di QUEST all’economia regionale è misurabile sia in numeri che in impatto sociale.
Oltre all’attività di formazione, l’azienda collabora con alcune delle più importanti ONG internazionali, gestendo campagne di comunicazione e raccolta fondi che generano tra i 2 e i 4 milioni di euro l’anno in progetti umanitari e solidali.
Questi risultati non restano confinati alle statistiche: si traducono in lavoro, fiducia e nuove competenze per i giovani toscani.
In un periodo in cui il tasso di disoccupazione giovanile nella regione supera il 20%, QUEST SRL si presenta come una risposta concreta.
Ogni sede aperta, ogni nuova campagna, ogni collaborazione attiva rappresenta un’opportunità in più per chi vuole formarsi e costruire un futuro senza abbandonare la propria terra.
Lo so, parlare di “economia giovanile” può sembrare astratto. Ma è proprio qui che si gioca tutto: nella capacità di trasformare l’energia dei giovani in forza produttiva reale.
E QUEST lo fa con metodo.
Attraverso un sistema formativo strutturato, i collaboratori imparano non solo a vendere o comunicare, ma a pensare strategicamente, a gestire obiettivi e a costruire valore per sé e per gli altri.

Questo approccio ha permesso all’azienda di creare una rete diffusa sul territorio toscano — da Livorno a Firenze, da Lucca a Pisa — generando occupazione e trasferendo competenze in settori spesso trascurati.
La formazione, in QUEST, diventa infrastruttura economica.
Ogni giovane formato diventa una risorsa capace di moltiplicare valore, contribuendo a rendere l’intero sistema regionale più competitivo.
Fontanelli vede la sua impresa non come un fine, ma come un mezzo.
Un mezzo per costruire una Toscana più consapevole, più inclusiva, più autonoma.
Una Toscana in cui l’impresa e la cultura si incontrano, e dove il lavoro torna ad avere una dimensione educativa.
L’azienda è oggi riconosciuta come un punto di riferimento per chi cerca un’alternativa al modello tradizionale: un ambiente in cui etica e performance convivono, dove l’errore diventa esperienza e la crescita personale si traduce in risultati economici tangibili.
“Non possiamo aspettare che qualcuno costruisca il futuro per noi,” afferma Fontanelli.
“Dobbiamo costruirlo insieme, qui, adesso.”
QUEST SRL è la dimostrazione che questa visione non è utopia, ma pianificazione.
Un modello che unisce pragmatismo e visione, che restituisce ai giovani la fiducia nelle proprie capacità e al territorio il senso del possibile.
Oggi la Toscana che cresce non è fatta solo di turismo e artigianato, ma anche di imprese come questa — imprese che non esportano solo prodotti, ma valori, metodo e formazione.
E in fondo, è proprio questo il contributo più grande di Luca Fontanelli: aver ricordato a un’intera generazione che restare non è rinunciare, ma scegliere di costruire.


