Si è aperta oggi, 16 ottobre, presso il polo fiere di Lucca, la Mostra Internazionale dell’industria Cartaria (MIAC), manifestazione ufficiale di Assocarta, patrocinata da Assindustria Lucca e organizzata da Edinova, in un contesto produttivo segnato dalla perdita di 1.650.000 tonnellate di carta a cartone tra il 2007 e il 2013 (16,5% della produzione complessiva) e di circa 3000 posti di lavoro.
Tuttavia per i prossimi 5 anni (2013-2018) si profila un moderato ottimismo nonostante la forte preoccupazione per i costi energetici, fattori su cui si basa la competitività del comparto cartario. L'Italia potrebbe confermare nei prossimi 5 anni la quarta posizione a livello europeo dopo Germania, Svezia e Finlandia a condizione che la diminuzione del costo energetico sia un elemento caratterizzante per la politica industriale del Paese".
"Tra il 2013 e il 2018 vi prevede una crescita del comparto cartario italiano di circa 500 mila tonnellate" spiega Paolo Culicchi Presidente di Assocarta "posizionando la produzione complessiva di carta e cartone tra gli 8,5 milioni e i 9 milioni di tonnellate grazie soprattutto a un progressivo miglioramento del comparto imballaggio legato a doppio filo al PIL e soprattutto del comparto tissue".
Nei primi otto mesi del 2013 il settore cartario nazionale evidenzia un quadro congiunturale segnato da ripiegamenti di produzione e fatturato rispettivamente del 1,7% e dell’1,5% che scontano però il ridimensionamento dei volumi di carte per usi grafici (-7,2%) e la sospensione dell’attività dell’unico impianto di carta da giornale. Migliora, invece, il comparto imballaggio (+0,7%), grazie al buon andamento delle carte per ondulatori (+5% ). Positivo anche l’andamento delle carte per usi igienico-sanitari (+1,1%) e delle altre specialità (+5,8%). L’export del primo semestre dell’anno si rileva dinamico con un aumento del 3,1% dei volumi esportati rispetto al gennaio-giugno 2012 mentre l’import subisce una flessione del 5,1% risentendo, al pari della produzione nazionale, del ridimensionamento della domanda interna.
Nonostante il calo produttivo del settore l’andamento del consumo di macero - principale materia prima dell’industria cartaria italiana con un tasso di utilizzo di circa del 55% - accelera e registra nei primi 8 mesi dell’anno un aumento del 1,3% rispetto all’analogo periodo 2012) che riflette il positivo trend osservato nella produzione di carte e cartoni per cartone ondulato. Continua il calo dei già limitati volumi importati (-3,1% nei primi sei mesi 2013); in riduzione anche l’export (-14,1%) che risente del forte calo della domanda asiatica, in particolare Cinese (-17%), legato all'aumento della raccolta interna di quel paese ma anche agli effetti della cd “campagna Green Fence” -avviata dalle autorità doganali cinesi in febbraio scorso- volta a bloccare l’import illegale di rifiuti
A causa della crisi dei consumi in riduzione anche la raccolta di macero sul territorio italiano, stimata dal dato della raccolta apparente (-3,3%) nei primi sei mesi rispetto allo stesso periodo 2012).
“L’unica soluzione per avere efficienti e sostenibili politiche ambientali è quella di irrobustire il riciclo in Italia e in Europa attuando il principio di prossimità previsto dalla legislazione.” evidenzia Massimo Medugno, Direttore di Assocarta “Un’impresa che lavora sul territorio da' un contributo sotto il profilo sociale e ambientale duraturo e ben superiore a qualsiasi vantaggiosa vendita di materiale”.
Al tema dell’energia fondamentale per il comparto cartario sarà dedicato il seminario MIAC Energy che si terrà venerdì 18 ottobre nella mattinata (9.30-12.20) dal titolo “L’energia in cartiera – problematiche e opportunità” durante il quale, tra gli altri, interverranno Massimo Beccarello di Confindustria facendo il punto sulle liberalizzazioni nei mercati energetici mentre Alessandro Bertoglio di Assocarta parlerà della definizione di impresa energivora.
L' Intervento del Presidente della CCIAA di Lucca:
"Esistono nella vita di una “COMUNITA’” dei momenti particolarmente significativi e per la “COMUNITA’ ECONOMICA LUCCHESE” questo di oggi lo è certamente: siamo qui infatti per l’inaugurazione della 20° Edizione del MIAC.
Bene: aldilà dell’importanza a livello nazionale ed internazionale di questa mostra dell’Industria cartaria bisogna dire che l’evento Espositivo assume per la nostra città un rilievo particolare perché testimonia la presenza sul territorio lucchese del principale Distretto cartario d’Italia (che è anche uno dei maggiori a livello europeo)
Ce lo dicono i numeri:
172 imprese – 265 unità locali - 6000 addetti producono circa il 75 % della carta tissue nazionale ed il 45 % della carta per ondulatori ed hanno esportato (nel 1° semestre di quest’anno) 400 milioni di euro
Sono numeri che parlano da soli, che testimoniano il ruolo di traino che l’industria cartaria continua ad avere per la nostra economia provinciale.
Ma non voglio dimenticare l’indotto di una filiera in cui opera un comparto meccanico specializzato proprio nella produzione di macchinari per cartiere e che – tecnologicamente – presenta delle eccellenze a livello mondiale.
Altre 47 imprese – altre 60 unità locali – altri 1750 addetti altri 219 milioni di export.
Si tratta quindi – complessivamente – di una grande realtà produttiva di cui possiamo andare orgogliosi.
Certo, stiamo vivendo un periodo di forti difficoltà e molti sono i problemi che affliggono anche le Industrie del distretto cartario.
Ma io credo che nella giornata di oggi dobbiamo far prevalere l’ottimismo. Dobbiamo esprimere la convinzione che grazie ad una classe imprenditoriale che ha saputo rischiare ed investire nel continuo miglioramento dei processi produttivi grazie a delle maestranze dotate di grande professionalità grazie anche ad un territorio dotato di caratteristiche ambientali particolarmente favorevoli il distretto cartario è stato – è – e rimarrà la più importante realtà produttiva dell’economia lucchese.
Di questa realtà il MIAC rappresenta una vetrina ed una testimonianza oltreché – naturalmente – il luogo d’incontro e di confronto fra gli operatori del settore a cui va il mio augurio di buon lavoro"