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MPS e Provincia anticipano ai cassintegrati le spettanze Inps

Sindacati: "Apprezziamo, ma è ancora troppo poco"

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La Provincia di Lucca e Banca Monte dei Paschi di Siena vanno in aiuto dei cassintegrati delle aziende del territorio, in particolare delle imprese con meno di 15 dipendenti.

"Sono quasi 2.400, da inizio anno, i lavoratori lucchesi per cui è stata autorizzata e trasmessa all'Inps la Cassa Integrazione in deroga" – afferma Il Presidente della Provincia, Stefano Baccelli, aprendo la conferenza tenutasi stamani a Palazzo Ducale e che ha visto partecipare l’assessore provinciale alle politiche del lavoro Mario Regoli, il Direttore Territoriale di MPS Angelo Rinaldi, ed i segretari provinciali dei sindacati Confederali Cgil, Cisl e Uil.

"Grazie alla convenzione siglata oggi, lunedì 4 novembre, tra l’ente Provincia e l’istituto di credito - prosegue Baccelli -, i lavoratori potranno ottenere anticipatamente dalla banca quello che a loro spetta da parte dell’Inps"

“Un segnale importante  - come lo definisce Angelo Rinaldi - che punta a dare risposte concrete ad una situazione economica particolarmente difficile per molte famiglie.”

La convenzione – tra l’altro approvata nel corso di una delle ultime sedute della giunta provinciale – di fatto concretizza gli accordi intercorsi tra l’amministrazione di Palazzo Ducale e Banca Monte dei Paschi di Siena. Si potrà facilmente consentire l’anticipazione delle spettanze economiche e garantire, pertanto, la continuità retributiva ai dipendenti in CIGS nel periodo che intercorre tra la concessione della Cassa Integrazione e quello dell’effettiva erogazione dei fondi da parte dell’Inps.

La Provincia di Lucca e Banca Monte dei Paschi di Siena si impegnano ad attuare tali azioni che vanno nella direzione di un sostanziale supporto a favore dei lavoratori inseriti nei processi di riconversione produttiva e di ricollocazione sul mercato, in modo da garantire loro una continuità retributiva.

Dal punto di vista operativo l’accordo prevede l’apertura di credito in un apposito conto corrente intestato al dipendente. Uno scoperto di conto che verrà messo a disposizione in più soluzioni pari all’80% della retribuzione percepita in servizio, al netto degli oneri sociali e fiscali, rilevabile dalla busta paga, e comunque per un importo complessivo non superiore a 6.000 euro. Secondo la convenzione il conto corrente è esente da spese di tenuta conto mentre l’apertura di credito cesserà con il versamento da parte dell’Inps delle indennità di Cigs o in Deroga che avrà effetto solutorio del debito maturato.

Con la firma dell’intesa l’amministrazione provinciale, dal canto suo, si impegna a coprire le competenze per le quote di interessi maturate sui finanziamenti concessi.

“L’accordo di oggi – sostiene Rinaldirappresenta un positivo segnale in risposta ai bisogni di tante famiglie che rischiano di trovarsi in difficoltà finanziaria a causa dell’attuale congiuntura economica. Con questo intervento straordinario intendiamo confermare la nostra vicinanza ai lavoratori della provincia di Lucca, un territorio nel quale la presenza del nostro istituto è storica, ben radicata e rappresenta una delle principali realtà bancarie”.

Soddisfazione è stata espressa dagli amministratori della Provincia e dagli esponenti di Banca Monte dei Paschi di Siena. Più tiepidi gli apprezzamenti dei tre segretari provinciali dei sindacati Confederali Cgil, Cisl e Uil intervenuti alla conferenza stampa.

“Mettiamo in circolo uno strumento che allevia, ma non risolve – afferma Franca Cecchini della CGL -. Giusto ringraziare MPS per questo sforzo, ma non dimentichiamoci la gravità della situazione attuale, sulla cui drammaticità dovremmo riflettere tutti insieme e ben più approfonditamente.”

“Apprezzabile l'atto di coraggio della Provincia – sostiene Massimo Bani della CISL – che, con questo accordo, dimostra una forte attenzione verso il territorio, ma è poco. Gli istituti bancari dovrebbero dare di più, partecipare in maniera coesa e forte. C'è bisogno di molto più coraggio per rispondere al costante incremento – oltre il 20% annuo - di usufruenti degli ammortizzatori sociali”

“Sono davvero deluso – esordisce Antonio Malacarne della UIL - della drammatica non curanza degli altri istituti di credito. La Provincia ha fatto formale richiesta a tutte le banche del territorio di aderire a questo accordo, ma nessuna, tranne la Monte dei Paschi, si è degnata di rispondere. “

L’iniziativa è dunque stata da tutti riconosciuta, pur nella sua insufficienza, di fondamentale supporto alle politiche del lavoro e al sostegno delle attività imprenditoriali in un periodo durante il quale perdurano le difficoltà economiche sia per le famiglie che per le aziende, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni.

Per informazioni: Servizio lavoro della Provincia di Lucca: tel. 0583-417445 e mail: c.bartalena@provincia.lucca.it

 

QUALCHE DATO SULLA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA IN PROVINCIA DI LUCCA

Le cifre sono estrapolate dal dossier “Ammortizzatori sociali in deroga” della Regione Toscana aggiornato all’11 ottobre scorso

Dal 1 gennaio 2013 all’11 ottobre scorso sono state 15.114, su scala regionale, le domande di Cassa integrazione in deroga registrate dal settore lavoro della Regione Toscana.

Il dato disaggregato relativo alle 10 province vede Firenze in testa con il 21,8% di domande provenienti da aziende che hanno la sede legale in quel territorio. Seguono Arezzo (13,%), Pistoia (12,1%) e Prato (11,7%), mentre Lucca si attesta al 10,08% pari a 1.636 domande provenienti da 747 aziende.

Per quanto riguarda il numero di lavoratori per i quali è stata autorizzata e trasmessa all’Inps la Cig in deroga il dato della provincia di Lucca registra 2.361 unità pari a 828.100 ore di Cassa integrazione e 43,8 giorni medi di Cig richiesti per lavoratore.

 

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