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Gestore unico dei rifiuti: la risposta del Sindaco Tambellini

"Necessario costruire un tavolo di lavoro senza accelerare i tempi"

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Il Sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro ha proposto un accorpamento delle società che si occupano di recupero e smaltimento rifiuti che operano nella provincia di Lucca.
Di seguito, la risposta di Tambellini:

La proposta del Sindaco Giorgio Del Ghingaro, che ha lanciato l’idea di un’aggregazione tra le società che operano nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti in ambito provinciale per poter esercitare un maggior peso all’interno dell’Ato Toscana Costa, credo debba essere valutata con attenzione. Penso  tuttavia che sia opportuno in primo luogo avviare un percorso di conoscenza di tutte le aziende che operano nella provincia, al fine di poter valutare le forme di collaborazione che ognuna può offrire sul piano dell’operatività industriale.

La possibilità di concretizzare fattivamente l’idea di avere un gestore unico a livello provinciale dovrebbe essere il punto di arrivo di un percorso condiviso di analisi e valutazione per stilare le priorità e gli intenti che i comuni perseguono. Le aziende che attualmente operano si differenziano in modo significativo nella composizione societaria; pertanto è bene valutare con attenzione l’ipotesi di aggregazione senza accelerare il passo. Sono convinto – lo ripeto – che dobbiamo restare aperti a qualsiasi ipotesi di integrazione operativa che possa prevedere una gestione dei rifiuti basata sulla massima collaborazione, volta a garantire, per esempio, raccolte differenziate e riciclo nell’ottica del rispetto ambientale e  della riduzione al minimo degli scarti da trasferire in discarica o in altri impianti.

Sono d’accordo quindi con il Sindaco di Capannori, per costituire al più presto un tavolo di lavoro, composto da amministratori locali, per una consultazione attenta e puntuale degli obiettivi che, in tema di raccolta dei rifiuti, dobbiamo raggiungere in primo luogo sul nostro territorio e che dobbiamo poi promuovere all’interno dell’Ato Costa. E’ comunque importante notare che l’Ato manca ad oggi di un piano interprovinciale aggiornato relativo alla gestione del ciclo dei rifiuti. La politica del nostro Comune si muove già nel senso della riduzione della quantità dei rifiuti prodotti; basta pensare alle ultime estensioni del porta a porta sul territorio comunale e l’istituzione dell’Osservatorio Rifiuti Zero.

Nell’ambito provinciale vi sono questioni molto importanti, che dovremmo portare nella discussione all’interno dell’Ato. Nel nostro territorio non esistono solo rifiuti urbani ma anche rifiuti industriali – penso al pulper delle cartiere oggi indirizzato nel Nord Italia, con notevolissimo impatto ambientale in termini di trasporto  e altissimi costi – che dovrebbero essere trattati localmente, sia per ridurre l’inquinamento generale sia per dare una risposta significativa alla competitività del nostro sistema produttivo. Anche questo è un tema che non può essere tralasciato e che dovrebbe entrare a far parte dei provvedimenti che intendiamo prendere all’interno del più ampio contesto dell’Ato. Così com’è da discutere il destino degli inceneritori dismessi di Falascaia e di Castelnuovo. Quindi prontissimi ad una valutazione delle nostre possibilità di integrazione con la consapevolezza, comunque, che le questioni sul tavolo sono assai complesse e meritano tutte le opportune valutazioni.

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