Era dal 2009 che non si registrava un dato così inequivocabilmente positivo: +05% la produzione, +2,2% il fatturato. Dopo quattro anni di apnea, dunque, l’industria lucchese riprende fiato e interrompe la flessione produttiva e di fatturato grazie alle performance di alcuni dei suoi settori trainanti.
Questo, in estrema sintesi, è il quadro che emerge dall’indagine congiunturale condotta dalla Camera di Commercio e dall’Associazione degli Industriali di Lucca relativa al terzo trimestre 2013.
Secondo la presidente dell’Associazione degli Industriali di Lucca, Cristina Galeotti, “l’andamento congiunturale sembra suggerire che, forse, il punto di minima della fase recessiva attraversata nell’ultimo biennio, è stato raggiunto. Insomma, abbiamo toccato il fondo, ma è un fondo molto basso, visto che dal 2007 ci siamo ‘mangiati’ ben 9 punti di Pil. Anche la ripresa si annuncia molto lenta e graduale, in uno scenario – soprattutto quello nazionale - caratterizzato da numerosi elementi di criticità e di rischio”.
“Al solito – prosegue Cristina Galeotti - le possibilità di ripresa restano principalmente legate all’evoluzione del contesto economico nazionale ed alle condizioni finanziarie dei prossimi mesi. Se non riparte il mercato interno e, in particolare, il comparto edilizio, difficilmente ci sarà ripresa”.
Per il presidente della Camera di Commercio, Claudio Guerrieri, “come sempre, ad aiutare il sistema economico e produttivo lucchese è la varietà della sua composizione”. “A tirare l’industria provinciale – osserva Guerrieri - sono la Meccanica (+6% la produzione, + 10,9% il fatturato), la Nautica (+5,1%, +12,4%), la Carta (+1%, +3,3%), il Marmo (+1,3%, +5%). Mentre non ha confermato l’incremento produttivo del trimestre precedente il comparto Moda, con il Tessile, Abbigliamento e Calzature che perde il -5,4% a causa dei risultati negativi delle Calzature (-8,1%). In forte flessione, inoltre, l’industria Alimentare con la produzione che segna -7,6% e il fatturato - 5,1%."
“Riguardo agli ordinativi – conclude il presidente della Camera di Commercio - è significativo il risultato di quelli dall’estero (+5,3%%), che fa salire la già elevata incidenza del fatturato estero per le imprese esportatrici lucchesi (47,1%), a testimonianza del loro forte orientamento verso i mercati internazionali”.
Infine, rimane sostanzialmente stabile l’andamento occupazionale rispetto al trimestre precedente (- 0,1%). Ma, come osserva il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, “le condizioni relative al mercato del lavoro restano decisamente critiche: la contrazione degli organici delle unità locali manifatturiere è aumentata progressivamente di intensità soprattutto nel corso della prima metà dell’anno. E ciò fa pensare che non possiamo ancora abbassare la guardia e che, purtroppo, con ogni probabilità nei prossimi mesi assisteremo al perdurare delle attuali difficoltà occupazionali”.
E infatti non sono particolarmente orientate al bello le previsioni degli imprenditori per il futuro. “La fiducia è bassa – conferma Cristina Galeotti – e martedì, l’incontro di fine anno con la stampa sarà l’occasione per fare il punto sull’economia provinciale e per approfondire anche questo aspetto”.