Proteggere un patrimonio naturalistico di grande valore, habitat per numerose e rare specie di uccelli acquatici stanziali e migratorie.
Questo il nobile obiettivo della proposta approvata oggi (lunedì) dalla giunta Del Ghingaro di inserire l’area umida della Gheradesca, grande circa 40 ettari e situata nella parte occidentale del Padule del Bientina a Castelvecchio di Compito, all’interno delle zone di protezione speciale (ZPS). L’area, che già gode della protezione come rotta di migrazione, potrebbe così usufruire di una tutela più ampia. La richiesta di questa nuova classificazione viene così sottoposta alla valutazione della Regione Toscana e della Provincia, anche sulla base di una nota sulle sue principali caratteristiche ambientali redatta da WWF sezione di Lucca, Italia Nostra- Lucca, Legambiente Capannori e Piana Lucchese e Perlambiente.
“L’area della Gheradesca, insieme a quella del Bottaccio e al padule del Bientina, – afferma il vice sindaco, Luca Menesini - possono costituire un importante polo di riferimento, oltre che per l’avifauna, anche per attività di educazione ambientale e per il turismo naturalistico. La nostra richiesta di inserire questa area umida tra le zone di protezione speciale è il primo passo di un percorso con il quale vogliamo avviare una progettazione più ampia, che coinvolga anche la Regione Toscana e intercetti fondi comunitari, per valorizzare, in accordo con i proprietari, questo importante patrimonio naturale. Accanto alla mostra delle Antiche camelie della Lucchesia, alla Torre di S.Andrea di Compito e alla Via dell’Acqua questo nuovo sistema delle aree umide potrà senz’altro costituire un ulteriore elemento di attrazione di un turismo di qualità per la zona del Compitese”.
Il contesto ambientale in cui si colloca l’area umida della Gherardesca è di grande pregio , poiché l’area dell’ex lago e Padule di Bientina, che si estende per complessivi 1.785 ettari nella zona sud del territorio di Capannori e in parte sul territorio della provincia di Pisa, è tra le 7 nuove zone umide di interesse internazionale della Toscana ai sensi della convenzione di Ramsar.
La zona per cui si chiede l’inserimento all’interno delle zone di protezione speciale comprende uno specchio lacustre e un bosco mesofilo per un totale di 57 ettari.
Dal punto di vista ornitologico la Gherardesca è da sempre risultata una delle aree più interessanti del padule del Bientina. Tra le molte specie presenti il Fischione, l’Alzavola, il Germano, il Fistione Turco, il Tarabuso, l’Airone Guardabuoi e altri tipi di Aironi e la Pavoncella.
La zona ospita anche un 'dormitorio' di ardeidi e aironi, dove di sera si concentrano circa 300 tra aironi bianchi maggiori, garzette, aironi guardabuoi e cormorani.
L’area della Gherardesca grazie alla collaborazione tra Comune associazioni ambientaliste e venatorie è già stata oggetto di alcuni interventi di valorizzazione naturalistica e di riqualificazione e soprattutto di mantenimento dell’acqua durante tutto il corso dell’anno, per proteggere e incrementare l’avifauna e preserva la biodiversità di questa area umida, che rappresenta un habitat naturale di grande rilevanza.