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Del Ghingaro: "La politica non è per i traditori"

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Del Ghingaro usa ancora una volta facebook per fare alcune dichiarazioni al vetriolo, questa volta indirizzate ad un "traditore" non meglio specificato.

Senza fare chiaro riferimento diretto ad una persona, e senza tanti giri di parole, il Sindaco uscente parla di una "una figura che si distingue sempre: il Giuda di infimo livello" che cerca di "accaparrarsi i voti".

Vista la querelle che va avanti da tempo tra Del Ghingaro e un personaggio politico capannorese, non sarà difficile tirare a indovinare a chi si stia riferendo il Sindaco.
E non sono certo mancati i commenti di chi ha facilmente intuito chi sia lo "sputatore" e "traditore".
Qualcuno ha perfino commentato ironicamente, forse abituato alle dichiarazione che Del Ghingaro rilascia via facebook: "Ti sei svegliato bene oggi, via".

Di seguito, l'intervento integrale:

Nelle campagne elettorali che si rispettino, c'è una figura che si distingue sempre, al di là degli schieramenti, per la sua ipocrisia e il suo opportunismo un tanto al chilo. Il soggetto in questione è " lo sputatore nel piatto dove ha mangiato", o più semplicemente la reincarnazione popolare e teatrale, di infimo livello, del Giuda di cristiana memoria. Insomma per rendere meno prosaica la narrazione, si potrebbe parlare banalmente del "traditore".

Questa figura non più epica, nell'intento di accaparrarsi i voti di pochi elettori distratti, inverte a U la propria posizione di marcia tenuta per anni e spara le più atroci stronzate contro la mamma e il babbo che se la sono tenuta in grembo, l'hanno custodita e l'hanno pure, a volte, giustificata, come appunto si fa con i figli, seppur degeneri.

La storia insegna che la figura del traditore non gode di molta fortuna, ancorché magari contingentemente di buona stampa, perché di solito annega nel suo egoismo e nella sua supponenza e non lascia memoria di sé, a parte un confuso senso di inadeguatezza.

Assistiamo giornalmente, dal nazionale al locale, alla ridda degli "sputatori" di cui sopra, che non solo non si vergognano, ma fanno dei loro voltagabbana uno stile di vita, autocompiacendosi della loro finta coerenza e beandosi della loro furbizia.

Permettetemi di lasciarli a quel paese, che è evidentemente molto lontano dal nostro, per evitare di essere solo sfiorati dal loro olezzo.

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