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Altri importanti riconoscimenti per la Cardiologia di Lucca

I risultati della ricerca sulla cardiopatia ischemica pubblicati su “European Heart Journal”

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Nel suo ultimo numero la più prestigiosa rivista europea di Cardiologia, “European Heart Journal”, evidenzia i risultati della ricerca sulla cardiopatia ischemica pubblicati dalla Cardiologia di Lucca e li cita come uno dei più rilevanti progressi scientifici in tema di imaging del cuore del 2013.

“Il prestigioso riconoscimento - evidenzia il dottor Francesco Bovenzi, Direttore della Cardiologia di Lucca - premia il nostro impegno a difesa della salute del cuore e dei vasi di tanta gente. Un gioco di squadra che rilancia una nuova frontiera della cultura medica non solo scientifica fatta di ricerca e formazione, ma organizzativa come dimostrano i risultati fin qui conseguiti. Avvertiamo il peso della responsabilità sociale del nostro ruolo in un lavoro difficile che produce prestigiosi risultati, e questo grazie al lungo e faticoso lavoro pianificato negli anni con la volontà di progredire sempre più. E’ un modo di interpretare la professione che sta divenendo modello e riferimento da applicare. Siamo fieri di riconoscere che in questi anni i cardiologi di Lucca hanno governato e vinto tante sfide. Non a caso numerosi  cittadini ci scrivono e incoraggiano a continuare su questa linea, promuovendo un nuovo volto umanizzante dell'assistenza, sorretto però anche da straordinari risultati clinici, anche con disponibilità di interventi salvavita come l’angioplastica nella sindrome coronarica acuta che colpisce ogni anno quasi mille cittadini nella sola città di Lucca. Sono dati che non possono essere disattesi e che oggi riecheggiano in tutta la loro forza proprio grazie a questi autorevoli riconoscimenti”.

“Non è un caso - ricorda il dottor Lauro Cortigiani, responsabile della diagnostica non invasiva della Cardiologia di Lucca - che la Società europea di Cardiologia abbia citato ed esaltato la nostra ricerca. Da diversi anni con sacrificio e silenzioso impegno pubblichiamo dati interessantissimi di nostre evidenze scientifiche, in particolare su come ottimizzare i complessi percorsi assistenziali con scelte appropriate e di costo-efficacia. In questo senso il nostro contributo nella ecocardiografia clinica è divenuto una realtà scientifica affermata e molto apprezzata a livello internazionale. Un circolo virtuoso che dal singolo porta alla dimensione di piccola comunità di esperti, trasversale in tantissimi percorsi ospedalieri, per un irrinunciabile impegno competente sul singolo ammalato che non potrà continuare ad essere disatteso”.

“Non è semplice - aggiunge ancora Francesco Bovenzi - armonizzare la ricerca con la formazione continua, la didattica e l'assistenza senza avere ben in mente solide basi organizzative, tanto lavoro di squadra, grande lungimiranza, competenza e solida conoscenza scientifica. In questi ultimi dieci anni abbiamo dato vita alla speranza di tanti cuori malati rivoluzionando l’approccio dell’assistenza in ospedale, contribuendo così a ridurre le fughe, come accaduto per la presa in carico delle problematiche interventistiche vascolari grazie alla diversificazione delle competenze avviate tra i medici in servizio in emodinamica come Mauro Lazzari, Roberto Lorenzoni, Andrea Boni, Cristina Gemignani e Cristiano Lisi. Abbiamo seguito il progresso scientifico, applicato quello tecnologico, ma sempre aggiungendo sempre qualcosa di nuovo ai ben definiti percorsi assistenziali anche nei confronti delle strutture della Valle. In particolare abbiamo offerto interventi terapeutici ad elevato rendimento, e misure preventive che sono in grado di modificare in misura importante la prognosi e la qualità di vita.  A questo proposito proprio in questo mese di febbraio il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin mi ha scritto una lettera in quanto Presidente dei cardiologi ospedalieri italiani, ricordando che ‘le malattie del sistema cardiocircolatorio costituiscono ancora oggi in Italia uno dei più importanti problemi di sanità pubblica in quanto sono tra le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità e il loro impatto provoca danni umani, sociali ed economici elevati’.”

Il patrimonio culturale, scientifico e organizzativo messo in campo dalla Cardiologia di Lucca verrà anche presentato al congresso internazionale della Società Americana di Cardiologia in programma a marzo 2014 negli Stati Uniti, dove Bovenzi parteciperà alla cerimonia di apertura ricevendo la prestigiosa fellowship, che premia anche il lavoro svolto dai suoi colleghi cardiologi di Lucca.

“Al di là dei riconoscimenti - conclude Bovenzi - continueremo a lavorare con l’idea di un costante progresso nella ricerca e di una sempre migliore organizzazione”.

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