Oltre 150 verifiche fiscali generali e 244 controlli specifici, 118 milioni di euro di evasione accertati, di cui 9 milioni di recuperi già assicurati, sequestri e confische per 17 milioni di euro e 133 falsi poveri individuati.
Sono solo alcuni dei numeri presentati dalla Guardia di Finanza di Lucca e relativi alla attività investigativa svolta dall'arma nel 2013.
Non aumenta il numero di verifiche e controlli, cioè la «presenza ispettiva», bensì ci si orientata sempre più verso l'individuazione dei “furbi”, grazie allo sfruttamento dell’informatica operativa ed in particolare all’analisi di rischio per la selezione dei «target»;
La sperimentazione dei nuovi software, in grado di incrociare le informazioni provenienti da differenti banche-dati ha portato, ad esempio, nel 2013 un notevole incremento della quantità e qualità dei controlli sulle esenzioni ticket sanitario: le irregolarità constatate superano infatti 96% dei controlli, e gli importi medi non pagati, con l’adozione della procedura informatizzata, passano dai 100 € medi degli anni precedenti ai 1.300 € (recupero ticket + sanzione) di quest'ultimo anno.
LOTTA ALL’EVASIONE
Imposte Dirette evase |
98 milioni |
IVA Evasa |
20 milioni |
EVASIONE constatata |
118 milioni |
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Denunciati per reati tributari |
19 |
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Evasori totali e paratotali scoperti |
55 |
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Lavoratori in nero e/o irregolari |
40 |
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Operazione «Usura & Fattura»
Si è conclusa a giugno la verifica fiscale scaturita dall’indagine penale su un imprenditore lucchese che, sotto la parvenza di regolari operazioni commerciali, celava la concessione di prestiti a tassi d’usura.
L’utilizzo ai fini fiscali delle informazioni acquisite si è tradotta in ambito fiscale in:
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€ 21.780.221 di elementi positivi di reddito (IRES) contestati,
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€. 8.712.088 di violazioni all’IVA;
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€ 850.740 base imponibile ai fini IRAP.
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«Mutui Facili»
A fine luglio denunciate 7 persone per truffa finalizzata all’ottenimento di «mutui facili» , tra i quali Ex direttore generale ed ex responsabile dell’ufficio crediti di un importante istituto bancario.
Con la complicità di un geometra addetto alle perizie e di alcuni imprenditori locali, i primi due riuscivano a far erogare/ottenere, in tempi diversi, finanziamenti per circa 3 milioni di euro, utilizzando false perizie relative al valore dell’immobile e false spese di ristrutturazione sostenute.
Tali finanziamenti ottenuti venivano poi distratti sui conti correnti di altre società degli imprenditori coinvolti.
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Operazione «Offshore»
Si è conclusa questa estate la verifica fiscale scaturita dalla attività di indagine che aveva visto coinvolto un imprenditore operante nel settore della nautica da competizione che, simulando prestazioni pubblicitarie, aveva riciclato i proventi illeciti creando una rimessa di capitale nella Repubblica di San Marino.
L’utilizzo ai fini fiscali delle informazioni acquisite ha portato alla constatazione di base imponibile per complessivi € 7.800.000.
CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO
CONTROLLI SCONTRINI E RICEVUTE FISCALI |
4.090 |
di cui irregolari |
22,74% |
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VERIFICHE PROFESSIONISTI |
28 |
evasione scoperta |
3.200.000 € |
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AFFITTI IN NERO |
26 |
rendite non dichiarate |
183.200 € |
SPESA PUBBLICA
Beneficiari indebite percezioni ticket sanitari |
126 |
ticket sanitari evasi |
42.000 € |
sanzioni erogate |
126.000 € |
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Beneficiari indebite Prestazioni Sociali Agevolate |
7 |
Denunciato un soggetto che per 8 anni ha continuato a ritirare la pensione di invalidità della madre defunta. Sequestrati beni mobili ed immobili fino all’equivalente di 65 mila euro
LOTTA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA E RICICLAGGIO
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Operazione «Jeppson»
Intervento antimafia eseguito a gennaio 2013 contro i clan casalesi in Toscana. Sequestrati beni e valori nei confronti di soggetti campani, attivi in Versilia, nel settore alimentare.
Due soggetti tratti in arresto in una operazione di polizia coordinata dalle DDA di Napoli e Firenze.
Il soggetto principale è una 43enne di origine campana e residente a Viareggio, già condannata per associazione mafiosa, che aveva intestato la sua attività commerciale ad una persona incensurata.
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Operazione «Il Milione»
In autunno, sequestrati a sette persone, indagate per trasferimento fraudolento di beni ed aggiramento delle normative antimafia, numerosi immobili (tra cui un agriturismo, terreni, appartamenti ed un capannone industriale) ubicati a Camporgiano, Viareggio e Lucca nonché a Venezia (due appartamenti di pregio situati nei pressi del Canal Grande) e quote di partecipazione in una società immobiliare con sede a Roma.
Il principale indagato è un imprenditore lucchese, P.R., 65 anni, abitante a Camporgiano (LU), già condannato dal Tribunale di Bari nel gennaio 2008 con sentenza definitiva, poiché ricopriva un ruolo di primo piano nelle organizzazioni dei traffici di sigarette di contrabbando dal Montenegro verso le coste pugliesi (procurava gli scafi superveloci utilizzati dai clan della Sacra Corona Unita).
Attraverso prestanome, era riuscito a costituire società ed effettuare investimenti immobiliari, ommettendo poi la segnalazione di movimentazioni patrimoniali per 17.700.000 euro anch’essi riconducibili al condannato.
LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE
Interventi |
29 |
Soggetti Denunciati |
28 |
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Principali sequestri di materiale contraffatto |
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Tessuto |
459.400 m2 |
Accessori (componentistica) |
189.623 pezzi |
Borse |
3.042 |
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Operazione «Filato Griffato»
Attività conclusa con il sequestro di 3 macchinari (telai/avvolgitori), 434 km (in rotoli) di tessuto recante il marchio “Burberry”, 25,5 Km di tessuto recante il marchio “Gucci”, la segnalazione all’autorità’ giudiziaria di n. 2 aziende e 4 soggetti per «contraffazione e commercio di prodotti con segni falsi».
Sono state irrogate alle due aziende pene pecuniarie da euro 309.874,00 ad euro 1.239.496,00, per le quali non è ammesso il pagamento in misura ridotta.
Due aziende tessili (di produzione a Massa e di commercializzazione a Pietrasanta), parallelamente alla normale produzione di filati, avevano avviato la produzione aggiuntiva e la commercializzazione di tessuti contraffatti.
I clienti delle due aziende scoperte erano oltre 80 imprese “insospettabili”, ubicate in tutta Italia, che sono state segnalate ai reparti del Corpo competenti per territorio.
Al fine di assicurare il pagamento delle sanzioni applicate, si è proceduto, altresì, a richiedere alla Procura della Repubblica di Lucca il sequestro conservativo di n. 1 immobile, delle quote sociali delle imprese e di 3 macchinari adibiti alla produzione.
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Operazione «Herbal»
Le indagini svolte nei confronti di due commercianti di Forte dei Marmi a cui sono state sequestrate false borse «Balenciaga» ed «Hermes», hanno fatto emergere l’intera catena di distribuzione di borse ed accessori contraffatti delle note case di moda, prodotte da aziende di pelletterie nell’hinterland fiorentino facenti capo a cittadini italiani e cinesi.
Sono stati infatti complessivamente sequestrati 180.400 tra borse e articoli di pelletteria – di ottima riproduzione dell’originale, ma ovviamente privi di documenti in grado di dimostrarne la legittima provenienza - nonché i macchinari utilizzati per la produzione.
I legali rappresentanti delle società, due di nazionalità italiana e quattro di nazionalità cinese, sono stati denunciati alle procure di Lucca e Firenze per commercio e produzione di prodotti recanti marchi industriali contraffatti e ricettazione.
OBIETTIVI PROGRAMMATICI 2014
QUALITA’ E CONCRETEZZA
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QUALITA’: Non aumenta il numero di verifiche e controlli, cioè la «presenza ispettiva», bensì verrà orientata sempre più verso i furbi, grazie allo sfruttamento dell’informatica operativa ed in particolare all’analisi di rischio per la selezione dei «target»;
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CONCRETEZZA: si continua a puntare su sequestri e confische «per equivalente» per garantire all’Erario il gettito corrispondente all’evasione constatata e alle relative sanzioni.
SPESA PUBBLICA: NEMESI DEI FALSI POVERI
L’informatica operativa al servizio della lotta alle frodi in danno della spesa pubblica: Predisposizione di un software specifico per l’incrocio delle banche dati «prestazioni in esenzione»/«redditi» che seleziona direttamente i soggetti che in realtà non avrebbero i requisiti per ottenere esenzioni.
La sperimentazione del 2013 ha portato un notevole incremento della quantità e qualità dei controlli sulle esenzioni ticket sanitario:
le irregolarità constatate superano il 96% dei controlli, e gli importi medi non pagati (qualità) passano dai 100 € medi degli anni precedenti ai 1.300 € (recupero ticket + sanzione) medi con l’adozione della procedura informatizzata.