“Non c’è alcuna ombra di altro rinvio per l’attivazione del Nuovo Ospedale di Lucca”. Lo evidenzia il Direttore Generale dell’Azienda USL 2 Antonio D’Urso il quale spiega meglio l’attuale stato dell’arte:
“Siamo in attesa di alcune autorizzazioni, ci sono in effetti pratiche ancora in atto, ma il percorso che ci condurrà all’entrata in esercizio del San Luca è al momento confermato, tanto che con il nostro personale stiamo portando avanti secondo il programma stabilito tutta una serie di azioni propedeutiche all’apertura.
In particolare è stato messo a punto, nell’ambito della task force per il trasferimento, uno specifico piano di formazione che è iniziato addirittura ad aprile 2013 e che negli ultimi mesi è entrato nel vivo.
E’ infatti da poco terminato un ciclo di incontri formativi che ha permesso di approfondire sul campo, direttamente nella sede del Nuovo Ospedale, tematiche come la sicurezza, la gestione delle emergenze, la conoscenza dei servizi, dei percorsi, degli impianti, delle attrezzature sanitarie ed elettromedicali. E proprio venerdì 21 marzo, in collaborazione con il concessionario, è partito un ulteriore percorso formativo tramite Formazione a Distanza (FAD) che consentirà al personale di consolidare il proprio patrimonio formativo. Il corso, disponibile sul sito intranet aziendale, permette di approfondire varie tematiche, sulle quali tutti i 1.200 operatori che andranno a lavorare al San Luca devono essere adeguatamente formati e preparati.
Vanno avanti secondo programma anche tutte le altre iniziative legate al trasferimento, a partire dalle esercitazioni: sabato 22 marzo si è svolta la seconda prova tecnica, in stretta collaborazione con le Associazioni di Volontariato, nel corso della quale sono state simulate le operazioni che dovranno poi essere compiute a maggio, nei giorni in cui verranno realmente trasferiti i pazienti nel Nuovo Ospedale”.
Per tre volte nove ambulanze delle Associazioni di Volontariato hanno percorso il tragitto dall’attuale presidio “Campo di Marte” al “San Luca” (e ritorno) simulando tutte le operazioni che dovranno essere effettuate a maggio per lo spostamento reale dei pazienti.
Si è svolta nella mattinata del 22 marzo la seconda esercitazione per la verifica dei percorsi e dei tempi di spostamento in vista del trasferimento nel Nuovo Ospedale, con il coordinamento della Centrale Operativa 118 e del Dipartimento di Emergenza Urgenza dell’Azienda USL 2 e con la fondamentale collaborazione delle Associazioni di Volontariato - Croce Rossa, Misericordie, Croce Verde - e della Protezione Civile del Comune di Lucca.
Per arrivare al “San Luca” la colonna di mezzi ha impiegato in media meno di 5 minuti. Sono stati provati però anche degli “arresti”, da parte di alcuni equipaggi, raggiunti dall’automedica per un simulato aggravamento delle condizioni del paziente trasportato (in uno di questi casi l’ambulanza in questione ha impiegato 5 minuti in più ad effettuare il tragitto). Variabile, in base alla degenza assegnata (terapia intensiva, sub-intensiva, degenza chirurgica, degenza medica, medicina d’urgenza etc), il periodo di tempo intercorso tra l’arrivo alla camera calda del Pronto Soccorso - dove questa volta è giunta la maggior parte delle ambulanze - e quello alla stanza di ricovero. Ad esempio un (finto) paziente destinato alla Terapia Intensiva, quindi con una patologia ad alta complessità, è passato dalla barella dei volontari al letto di degenza circa 7 minuti dopo l’arrivo dell’ambulanza al Pronto Soccorso.
Come sempre accade in questi casi, al termine dell’esercitazione si è svolto un debriefing (la valutazione finale del processo) nella sede della Centrale Operativa del 118, in cui gli operatori dell’Azienda USL 2 insieme alle Associazioni di Volontariato hanno analizzato le indicazioni emerse nel corso delle tre “tornate”.
“E’ stata una prova tecnica importante – evidenzia il Responsabile della Macrostruttura Ospedaliera e della Task Force per il Nuovo Ospedale Luca Lavazza, che ha coordinato le operazioni insieme al Direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza e Responsabile del trasferimento Ferdinando Cellai – perché abbiamo simulato tutto il percorso: dal letto del paziente al Campo di Marte al letto del paziente al San Luca. Oltre alla completezza delle operazioni, rispetto alla precedente prova dell’8 marzo, segnalo anche la presenza di molti più operatori della nostra Azienda, alcuni dei quali hanno partecipato su base volontaria (non erano stati direttamente coinvolti), a dimostrazione del loro attaccamento al lavoro, della loro dedizione e del loro desiderio di sapere e di essere partecipi del processo. Questa seconda esercitazione è stata pensata proprio per testare in maniera specifica i percorsi sanitari interni al Nuovo Ospedale e per questo sono state simulate anche alcune anomalie, come il funzionamento non corretto di un ascensore.
Il terzo giro delle ambulanze ci è servito in particolare per provare il trasferimento nell’orario di uscita delle scuole.
Pur consapevoli di alcuni disagi creati alla popolazione in questa giornata di esercitazione, ricordiamo che si tratta di momenti fondamentali di pianificazione e condivisione, che servono perchè il trasferimento avvenga poi senza problematiche di rilievo e con la piena consapevolezza da parte degli operatori delle azioni da attuare. A questo proposito ricordo che un’ultima prova generale si svolgerà nel corso del mese di aprile”

