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Sesti, “Ma interessa il Teatro del Giglio?”

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“Ma interessa il Teatro del Giglio?” Più che una domanda retorica sembra un grido di aiuto che proviene, questa volta, dai sindacati che si occupano delle vicende del nostro teatro.

Vorrei rompere il silenzio che solitamente segue quella domanda con un chiaro e forte: SI, A ME INTERESSA. Mi interessa perché sono legato al Giglio da anni e anni di collaborazione in cui ho maturato una esperienza che mi ha visto respirare la “polvere di palcoscenico” dal “trovarobe” alla direzione di scena, dall’assistenza alla regia fino alla scenografia di tante opere liriche e di prosa.

Negli anni ottanta ho creato il laboratorio scenotecnico con la partecipazione della scuola d’arte “A.Passaglia” che per vari anni ha realizzato almeno un’opera della stagione lirica. Quel laboratorio che si è sviluppato nel tempo, ora è fermo. Del tutto inagibile e abbandonato.  Mancanza di soldi? Non solo signori, soprattutto mancanza di idee. Quelle idee che costituiscono attrattiva per il pubblico ed eventuali sponsor che non vogliono nascondersi nel banale.

Ho fatto parte del CDA del dopo Casali e del dopo commissario, chiamato dal Sindaco Favilla dopo anni che rompevo le …scatole proprio su gestioni sbagliate del Giglio. Dal nuovo CDA sono stato poi escluso dal sindaco Tambellini in quanto nominato da Favilla.

In quel CDA certamente non è andato tutto liscio, in circa sei mesi non si può certo rovesciare il mondo. Tuttavia sono riuscito, convinto come sono che l’attività di un teatro non passa necessariamente dal palcoscenico, a far passare il progetto pensato per la città “ Teatri del novecento “ recuperando la collaborazione del “Teatro del Carretto” grazie al quale, si è potuto incontrare importanti personaggi di teatro tra cui Oskaras Korsunovas con un laboratorio e uno spettacolo.

Dal nuovo CDA questo progetto è stato eliminato. Dalla “porta”, lasciata aperta, tuttavia, è stato richiamato Korsunovas, ma escludendo totalmente il coinvolgimento del Teatro del Carretto. Come dire, fatti da parte che il merito me lo prendo io. Morale? Il Teatro del Carretto è di nuovo perso.

Altra idea da noi realizzata, “I teatri nascosti” in giro per la città, di grandissimo successo e con un guadagno per il teatro.

Oggi il Giglio ha sviluppato molto e con merito, il suo rapporto con la scuola, non a caso l’interlocutore principale in comune è l’assesore alla pubblica istruzione. Ma, domando, c’è anche un assessore alla cultura?

E’ chiaro che Tambellini non ama il Teatro e, quindi, è in difficoltà nell’affrontare il problema. Lo si è visto dalla tipologia delle persone da lui nominate nei vari settori gestionali e artistici, assolutamente rispettabili, ma inadeguate.


 

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