Aveva fatto del retro di un ristorante dismesso il suo laboratorio, dove nascondeva, confezionava e smerciava eroina e cocaina.
Questa la scoperta dei Carabinieri di Capannori che nella giornata di sabato, 17 maggio, hanno tratto in arresto un giovanissimo spacciatore. Ad appena 15 anni il baby-pusher già si era costruito un giro d'affari da migliaia di euro.
Tutto è cominciato da una segnalazione al 112 da parte di alcuni residenti nelle zona del padule in cui raccontavano di aver notato movimenti ingiustificati, e dunque sospetti, nei pressi di un noto ristorante della zona, ormai chiuso da anni e completamente abbandonato.
Una pattuglia di militari si è così recata sul posto nella mattinata di sabato e, ispezionando il sito, ha notato un tombino delle fognature leggermente spostato. I militari hanno così deciso di rimuoverlo completamente per controllare all'interno del pertugio e, una volta rimosso l'oggetto qui vi hanno rivenuto 32 grammi di eroina, 4,5 grammi di cocaina ed un bilancino di precisione.
Anziché sequestrare lo stupefacente i Carabinieri hanno deciso di rimettere tutto al proprio posto e nascondersi nella vicina boscaglia in attesa che qualcuno si avvicinasse all'insolito nascondiglio e, dopo 5 ore di attesa, così è stato.
Un ragazzino, ben vestito, e dall'aria insospettabile, si è avvicinato al tombino, l'ha aperto e ne ha preso il contenuto occultandolo all'interno dei propri indumenti.
A quel punto i militari sono intervenuti traendolo in arresto.
Il giovane, di origine tunisina e senza fissa dimora era sparito da oltre un mese dalla casa famiglia dove risiedeva nel pisano.
I Carabinieri segnalano che c'è un preoccupante ritorno all'uso di eroina da parte dei giovani. Più economica della cocaina – un grammo di bassa qualità si aggira sulle 20 euro – risulta infatti più accessibile. Ma la capacità di creare dipendenza nell'assuntore dell'eroina è estremamente maggiore, tant'è che molti spacciatori ne inseriscono piccoli quantitativi anche nella cocaina proprio per creare maggior assuefazione negli utilizzatori; utilizzatori che son oggi ben diversi da quelli che, chi ha vissuto gli anni '80, ricorda come facilmente identificabili. Oggi l'eroina infatti non si inietta in vena come un tempo, ma la si fuma, la si sniffa, e gli assuntori sono giovani, ragazzi e ragazze di ogni ceto sociale, ben diversi dagli stereotipati “tossici” dalle braccia bucate e dunque molto più difficili da scoprire.