Sono ormai oltre 10.000 gli utenti che attualmente fanno parte della community Spotted: Lucca, la pagina Facebook che "si occupa della vita della città scritta direttamente dai cittadini che la vivono".
Una pagina nata poco più di un anno fa e che adesso vanta molti più utenti di altre realtà lucchesi, anch'esse presenti sul noto social network.
Alla base di questa iniziativa, però, vi è il progetto Life on Lucca che affonda le radici nell'era web 1.0 e ne trae spunto a piene mani dalle sue ceneri per poter diventare una realtà dell'era Internet 2.0 attraverso l'utilizzo dei più noti social network.
"Life on Lucca deve il proprio nome alla canzone di David Bowie Life on Mars - si legge nella descrizione - perché sempre più ci rendiamo conto come Lucca assomigli ad un microcosmo, con una propria particolarità che la differenzia dalle altre città .
Le Mura hanno preservato la storia, le tradizioni e una cultura che è ormai radicata dentro ognuno di noi. Attraverso questo nostro progetto noi vogliamo aiutare gli utenti del web a riscoprire queste cose, vogliamo svegliare le loro coscienze e farli diventare cittadini consapevoli e informati."
Abbiamo avuto modo di parlare con il responsabile di Life on Lucca e Spotted: Lucca.
Dietro queste due realtà si cela una redazione composta da tre persone: il fondatore, appunto, e due collaboratori.
Una sorta di "Anonymous locali".
La nostra città è piccola, ed avere amici, conoscenze, amici di amici è semplice. C'è quindi chi conosce l'identità di questi tre ragazzi che però ci hanno chiesto, nel possibile, di mantenere il loro anonimato per una questione di sicurezza e privacy, vista anche la mole di messaggi, talvolta scomodi, che ricevono giornalmente.
"Era il 6 marzo 2013 quando nacque l'idea di realizzare uno Spotted dedicato a Lucca - ci ha raccontato il fondatore - Prendendo spunto da una iniziativa simile nata a Pisa, ho creato la pagina nel silenzio della notte... La mattina era online, e ben rpesto iniziarono ad arrivare i primi like.
La differenza sostanziale tra un gruppo ed una pagina - ha precisato - sta nella partecipazione. Il creatore di un gruppo Facebook aggiunge tutti i contatti che vuole e, volenti o nolenti, si ritrovano iscritti.
L'utenza di una pagina, invece, è attiva. L'internauta ha la possibilità di decidere se far parte o meno di quella community prima di trovarcisi tirato dentro, a sua insaputa. Ad oggi, sono stati più di 10.000 gli utenti che hanno deciso di "alzare il pollice" per Spotted, e di questo ne sono contento".
"Generalmente le pagine o i gruppi Spotted cadono vittima di se stessi in un climax sempre crescente di decadenza di temi, gergo, vocaboli e interventi. Perdendo controllo, spessore e credibilità , molti di questi sono scemati e spariti.
Il mio intento, condiviso anche dagli altri collaboratori, è stato fin da subito diverso: l'idea di base, infatti, era quella di creare una comunità che desse vita ad un reale scambio di informazioni. Certo, senza precludere quelle che noi chiamiamo in gergo "spottate", ovvero quel tipo di messaggio che originariamente era la base di questo tipo di gruppi".
Dando un'occhiata alla pagina, ci si rende subito conto che vengono spesso affrontati e trattati temi interessanti, profondi, scottanti e talvolta toccanti, che godono della partecipazione di molti utenti. E ancora, annunci, richieste di lavoro, suggerimenti...
"Alcuni post contano centinaia di commenti e migliaia di like - ci ha confessato l'ideatore della pagina - Ma Spotted. Lucca non è solo Lucca. Infatti tra gli utenti abbiamo anche molti lucchesi sparsi nel Mondo. Sono tanti infatti gli studenti che partono per l'erasmus e magari, prima di partire, per poter restare aggiornati e leggere cosa accade a Lucca, mettono mi piace sulla pagina".
Avvenimenti, eventi, fatti di cronaca vengono spesso riportati dagli utenti in modo anonimo, così da non suscitare pregiudizi, e si accendono lunghi dibattiti che rimandano con la memoria all'era dei forum.
Nonostante la mole di messaggi ricevuti, la redazione di Life on Lucca/Spotted: Lucca si prende l'onere, anche a seguito di alcuni post sfuggiti di mano, di controllare il materiale ricevuto prima di pubblicarlo. Una ulteriore precauzione è stata la scelta di escludere dapprima i minori di 18 anni. Soglia che poi si è abbassata a 16.
"10.000 è un obiettivo importante, e per festeggiare così tanti like della pagina abbiamo deciso di lanciare lo shop online dove trovare le magliette che riportano le immagini di copertina più belle, pungenti e dissacranti che abbiamo utilizzato in questi mesi - ha continuato il fondatore di Spotted - Tra queste, anche una simpatica maglietta dedicata alla vicenda della Clio blu (rimandiamo alla pagina per leggere questa esilarante storia, ndr)".
Ma 10.000 non è un punto di arrivo.
"Abbiamo molte idee per il futuro. Il prossimo passo è la realizzazione di un canale Youtube dedicato che chiameremo LifeChannel. Inviteremo i nostri utenti, che più volte hanno dimostrato un'alta partecipazione e voglia di contribuire alla pagina, a realizzare video come dei provetti reporter, armati di smartphone, inviati ad eventi, manifestazioni o locali della zona. In vista dei Comics, vorremmo già essere operativi con questo progetto".
A conferma di questa partecipazione attiva alla vita di Spotted: Lucca sono i circa 40 messaggi che in media la redazione riceve giornalmente, con punte che toccano i 100 in occasione di eventi particolari.
"Infine - ha concluso il fondatore - per il futuro stiamo pensando di riorganizzarci in associazione culturale. Forse è la soluzione migliore per continuare su questa strada, vista la nostra repentina crescita".
Inoltre, la redazione ha creato altri account anche su Twitter, Youtube, Tumblr, Wikipedia e google+ per poter continuare a comunicare al meglio con il proprio bacino di utenza.
Per coloro che ancora non conoscessero Spotted: Lucca o Life on Lucca, riportiamo i link di seguito (ed il nuovissimo logo).
Lifeon Lucca.
Spotted: Lucca.