Ben 11 le chiamate giunte al 113 in meno di un minuto, per il parapiglia scatenatosi ieri, giovedì 28 agosto, a seguito del furto di una bicicletta.

Vittima dell'episodio la commessa di un negozio del centro, una 26enne lucchese, che ha assistito al furto della biciletta di un cliente.

Una pattuglia di agenti in borghese è immediatamente intervenuta sul posto per fermare i due ladri che, montati in sella alla due ruote - un modello da corsa dal valore di 1.700 euro - sono però riusciti a dileguarsi scappando verso Piazza Napoleone.

Poco più tardi la ragazza vede passare nuovamente i due ladruncoli in piazza XX Settembre, stavolta a bordo di una seconda bicicletta. Coraggiosamente si precipita in mezzo alla via tentando di sbarrargli la strada, ma viene spintonata con violenza e gettata a terra.

I poliziotti della Squadra Mobile, ancora nei paraggi, riescono a bloccare i due malviventi, ma uno dei due, proprio non vuole arrendersi e, seppur già ammanettato, tenta in tutti i modi di divincolarsi, riesce a salire sul cofano della volante – giunta nel frattempo in rinforzo – ed inizia a sputare e inveire contro gli agenti, sotto lo sguardo attonito di decine di passanti.

Auriemma Manuel, 19enne italiano, e Vellku Romino, albanese del '92, entrambi già noti alle forze dell'ordine, sono così stati tratti in arresto con le rispettive accuse di rapina impropria e furto aggravato, nonché resistenza a pubblico ufficiale.

Condotti in Questura e interrogati hanno confessato di esser tornati in centro dopo aver nascosto la bicicletta rubata in una baracca del campo nomadi in via delle Tagliate, dove effettivamente è stata ritrovata.

Stamani alle 11 si è tenuta l'udienza di convalida degli arresti e a seguire il processo con rito direttissimo.

Il giudice dr. Alessandro Dal Torrione ha condannato Auriemma Manuel a 1 anno e 8 mesi con i benefici di legge, mentre Vellku Romino - che ha chiesto i termini a difesa - è stato collocato agli arresti domiciliari.