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Colombini contro tutti: "Pronto ad intraprendere vie legali"

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Non è più una novità. Anzi, questo tema sta fin troppo abbondando sulle pagine di tutti gli organi di informazione locale, oscurando, a discapito di tutti, l'arte pucciniana: la crociata di Colombini che ormai, quotidianamente, rivolge attacchi diretti a Tambellini, Ravenni ed ora Fazzi.

Una diatriba cresciuta esponenzialmente e divenuta adesso una situazione esasperata che nulla ha più a che vedere con il fulcro di questa guerra santa intrapresa da Colombini: Giacomo Puccini.
Già, perché oggetto del contendere è proprio il Maestro lucchese.

Nata da lì, però, la discussione si è presto spostata su altri temi espandendosi a macchia d'olio e tirando in ballo il sindaco di Lucca, il festival di Torre del Lago, Regione, Provincia, la Dottoressa Gabriella Biagi Ravenni e perfino il Lucca Summer Festival.
Oggi è il turno dell'ex sindaco Fazzi che a mezzo stampa ha espresso il suo parere su questa situazione paradossale venutasi a creare, sostendo che Colmbini sia sul piede di guerra solo per riuscire a strappare ultriori finanziamenti per il suo festival e che stia rasentando la diffamazione per i modi con cui si rivolge ad enti e fondazioni.

Apriti cielo.

Rapida la replica di Colobini a Pietro Fazzi, componente del cda della Fondazione Puccini.

"Non avendo io né fatto nomi di sorta né affermato niente, ma soltanto chiesto, e senza fare nomi ed avendomi Fazzi dato pubblicamente del diffamatore nonostante quanto sopra, se ne conseguono due cose:
a) Può essere che Fazzi si sia ritrovato appieno nell'identikit che io ho descritto e su cui ho chiesto. Nel qual caso avrei ragione e lui si è sentirebbe toccato, passando al contrattacco. Ma se è così, allora è bene riflettere seriamente sull'argomento della sua presenza nel cda della fondazione Puccini e nei suoi rapporti con eventuali fornitori;

b) oppure ha la coda di paglia e per questo arriva a insultarmi. In questo caso ho fatto bene, visto che Fazzi mi dà del diffamatore con nome e cognome e su organi di stampa , a dare incarico ai miei legali di verificare subito la cosa.

Alla fin fine mi stupisco che semplici domande creino tanto imbarazzo e tanta violenta reazione.

Ma ne ho in serbo altre altrettanto splendide. Perché il silenzio che è calato da anni sulla questione Puccini venga definitivamente squarciato”.


 

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