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Capannori, mense: per il Comune è tutto ok ma i genitori non ci stanno

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Con il 2015 a Capannori inizia la nuova organizzazione delle mense scolastiche.
Presentata come una "rivoluzione a chilometri zero" (QUI l'articolo), i genitori dei bambini che frequentano le scuole hanno subito palesato la propria contrarietà a tali provvedimenti, perché ritenuti peggiorativi (QUI l'articolo).
Tale considerazione non è stata certo accettata di buon grado dal vice sindaco di Capannori Lara Pizza che ha accusato padri e madri dei piccoli di creare clima di terrorismo (QUi l'articolo).

Tuttavia 
il Comune ha sempre riferito e ripetuto più volte di aver coinvolto i genitori in questo processo di cambiamento delle mense. Affermazione smentita puntualmente da quelli stessi genitori che, stando all'amministrazione, sarebbero stati interpellati.

E adesso, a pochi giorni dal rientro scolastico dopo le festività natalizie, la riorganizzazione delle mense si fa sempre più vicina ed il Comitato Problema Mensa Capannori, torna a fare pressing sul Comune.

I genitori infatti hanno effettuato una raccolta firme per fermare tale provvedimento, che riguarda da vicino i bambini, per poi essere ricevuti dal sindaco Menesini in data 29 dicembre per un appuntamento che aprisse un confronto. Appuntamento che è saltato.
Una goccia, l'ennesima dopo il caso Ascit e la questione "sacchi grigi" con bollette salate per i capannoresi, che va a riempire ulteriormente quel vaso che sembra stia per traboccare.

Ecco un estratto della nota, in cui i genitori confermano il proprio parere e chiedono nuove soluzioni.

Facciamo notare che tale nuovo servizio è da noi ritenuto fortemente peggiorativo.
Non può e non deve essere fatto in corso di anno scolastico anche (ma non solo) per rispetto a quelle famiglie che hanno iscritto i loro figli nelle scuole scegliendole proprio perché avevano il servizio di cottura interno.
Un cambiamento di tale portata non è accettabile che venga proposto con 40 giorni di anticipo senza il minimo confronto, imposto senza possibilità di una concertazione alla base della
politica partecipativa tanto cara a questa amministrazione.
Chiediamo inoltre che ci venga da ora fissato un incontro tra il Sindaco ed il Comitato, in cui si abbia modo di argomentare per esteso le motivazioni che ci spingono a questa nostra richiesta.

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