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"Blackmail": 8 arresti in tutta Italia. Tra loro un imprenditore lucchese

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È scattata questa mattina all'alba la fase operativa dell'indagine "Blackmail" che ha visto la collaborazione dei Comani Provinciali dei Carabinieri di Bergamo, Brescia, Palermo e Lucca.
L'indagine è terminata con l'arresto di otto persone (sette in carcere ed una ai domiciliari) e due divieti di fissa dimora. L'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bergamo, dott. Alberto Viti, su richiesta del P.M. della Procura della Repubblica di Bergamo, dott.ssa Maria Cristina ROTA, nei confronti di dieci cittadini italiani, a vario titolo ed in concorso tra loro, responsabili di estorsione, truffa e usura nei confronti di imprenditori bergamaschi e bresciani. L’illecita attività avveniva tra le province di Bergamo e Brescia.
L’indagine, iniziata nell’ottobre del 2013 in seguito alla denuncia presentata da una delle vittime relativamente ad un tentativo d’estorsione, ha consentito inizialmente di individuare un sodalizio criminoso composto da cinque soggetti dei quali due imprenditori (uno bergamasco ed uno lucchese), quali mandanti, e tre pregiudicati (uno calabrese e due siciliani), quali “esattori”, impegnati nel tentativo di estorcere ad un imprenditore bresciano, operante nel settore edile, la somma di 500.000,00 euro, poi ridotta a 159.000,00 euro. Nel corso dell’attività, durata complessivamente un anno, sono emerse ulteriori dettagli.

Due imprenditori indagati sono stati accusati di usura nei confronti di altri imprenditori edili  bresciani; due dei tre indagati pregiudicati, unitamente ad altri due indagati siciliani, si sono resi responsabili di un tentativo di truffa ai danni di un allevatore di cavalli bergamasco, posta in essere fingendosi militari appartenenti alla Guardia di Finanza allo scopo di estorcergli la somma di 50.000,00 euro; inoltre a sei indagati di origine siciliana è stato attribuito il tentativo di estorsione della somma di 500.000,00 euro ai danni di un consulente finanziario bresciano attraverso l’invio di una lettera minatoria contenente un proiettile cal.7,65 e la richiesta estorsiva.

Gli elementi di colpevolezza raccolti  nel corso dell’attività investigativa consentivano il 16 aprile 2013 a Grumello Del Monte (BG) di arrestare in flagranza, grazie alla collaborazione della Sezione Anticrimine del ROS di Brescia,  due degli indagati mentre perpetravano un’estorsione ad un imprenditore edile bresciano.

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