La Polizia di Stato ha concluso una indagine relativa ad una truffa inerente false sottoscrizioni di abbonamenti per numeri di telefonia mobile, denunciando un 33enne residente nel Chianti.
L’indagine, svolta dalla Sezione reati contro il patrimonio della Squadra mobile della Questura, è iniziata a seguito di specifica denuncia sporta da una giovane capannorese, che gestisce un esercizio di ristoro nella immediata periferia del capoluogo.
La giovane, che non aveva stipulato alcun contratto in tal senso, si è vista recapitare da un notissimo gestore telefonico nazionale bollette per diverse centinaia di euro insoluti, per ben 8 utenze radiomobili.
Gli investigatori, sospettando una truffa purtroppo sovente riscontrata, hanno effettuato le indagini del caso, verificando che il gestore telefonico aveva subappaltato il procacciamento di nuovi clienti tra gli altri ad una società del Chianti, che aveva attivato le 8 utenze in questione con la copia di un documento della giovane ristoratrice lucchese, apponendo una firma in calce ai contratti evidentemente difforme e dunque falsa, disconosciuta dalla denunciante.
Al termine degli accertamenti il giovane fiorentino, vantante tra l'altro specifici precedenti, che evidentemente per intascare le provvigioni della società committente aveva stipulato falsi contratti, è stato denunciato per i reati di falso ideologico, truffa e sostituzione di persona.