I consiglieri Fratelli d'Italia, dopo la notizia dell'imam di Capannori allontanato dall'Italia perché ritenuto pericolso, lanciano l'allarme e puntano il dito contro la sinistra: “Serve più sicurezza, prima che sia troppo tardi. Avevamo chiesto un’informativa in aula all’assessore Saccardi ma non ci è mai stata data”
“Le notizie sull’esistenza di una cellula lucchese che si occupava di reclutare jihadisti è un campanello d’allarme da non prendere assolutamente sottogamba: è il segnale che i terroristi islamici sono già in casa nostra”.
E’ quanto dichiara il consigliere regionale Marina Staccioli, insieme al collega Paolo Marcheschi e a Giovanni Donzelli, capogruppo regionale di Fratelli d’Italia e candidato governatore.
“Occorre agire prima che sia troppo tardi – aggiungono – e nonostante le ostruzioni di una parte della sinistra buonista e antioccidentale: avevamo chiesto all’assessore Saccardi un’informativa ad hoc su questi fenomeni, ma non ci è mai stata consegnata. Il primo passo per non sottovalutare la nascita e il proliferare di queste cellule è evitare di fare arrivare in Italia altri personaggi come l’imam espulso a Lucca e reclutatori della Jihad. In altre parole, chiudere le frontiere a chi arriva sulle nostre coste coi barconi”.