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La compagnia "Le Staffette" in scena con "Due partite - atto primo"

Spettacolo che affronta il tema dell’universo femminile e degli stereotipi di genere

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“Due partite -  Atto primo” progetto collettivo per mise en espace tratto da "Due partite" di Cristina Comencini è lo spettacolo, o meglio la lettura scenica, in programma sabato 10 agosto alle 21.00 in corte Mattaccio al polo culturale Artémisia di Tassignano. 

A rappresentarla sarà la compagnia “Le Staffette” di cui fanno parte Greta Alberici, Alessia Coselli, Lisa Franceschini e Sara Nomellini.
Una performance incentrata sull’universo femminile, così come l’attività portata avanti da “Le Staffette”, compagnia nata nell’ambito del comitato “Se non ora quando” di Lucca per la difesa della dignità della donna e la lotta  al drammatico fenomeno della violenza.

Lo spettacolo, il primo della compagnia che finora ha realizzato soprattutto letture pubbliche di testi incentrati sul mondo femminile, tra cui quelli di Franca Rame, è stato presentato stamani (lunedì) nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l’assessore alla cultura, Lara Pizza, la consigliera con delega alle Pari Opportunità, Silvia Amadei, la presidente della commissione Pari opportunità, Ilaria Carmassi, e i rappresentanti della compagnia.
Nel ricco cartellone estivo di Artémisia non poteva certo mancare uno spazio dedicato al mondo femminile" ha detto Lara Pizza "al  quale la nostra amministrazione dedica particolare attenzione anche grazie al prezioso lavoro della Commissione Pari Opportunità.  E’ con soddisfazione quindi che presentiamo questo appuntamento teatrale che mette al centro proprio le donne”.
Ben volentieri promuoviamo questa iniziativa" ha aggiunto Silvia Amadei "che coniuga l’intrattenimento con una riflessione sul mondo femminile di cui oggi c’è senz’altro molta necessità. Il teatro è uno strumento potente per fare arrivare alle persone messaggi ed emozioni e salutiamo con soddisfazione il fatto che un gruppo di donne abbia deciso di portare in scena testi sulle donne, il loro mondo, le loro problematiche”.

Lo spettacolo riesce in maniera efficace ad affrontare tematiche importanti quali gli stereotipi di genere, per far riflettete il pubblico e i cittadini" ha concluso Ilaria Carmassi.

Problematiche, queste, che sono d’attualità anche 50 anni dopo il periodo in cui è ambientata la rappresentazione e che rivestono una rilevanza strategica per l’azione della Commissione Pari Opportunità”.
“Due partite” parla di quattro madri che tutti i giovedì pomeriggio si siedono intorno a un tavolo e giocano a carte: Sofia, eterna amante, tra cinismo e solitudine, Gabriella, malalingua appuntita che ha rinunciato ai suoi sogni per la famiglia e per favorire la carriera del marito, Claudia, madre perfetta e moglie tradita e Beatrice, idealista neo-maritata e incinta all'ultimo mese. Nella stanza accanto le loro figlie giocano “alle signore”.

L'azione si svolge in un tempo passato, gli anni ‘60, ma gli sfoghi di queste quattro donne non appaiono poi così distanti rispetto alla condizione di molte donne oggi. C'è l'uomo, sempre assente, lontano, sconosciuto e un po' padrone. C'è la partita a carte, che si gioca per non pensare, per avere soldi propri da spendere come si vuole, per sospendere la condizione costante dell'essere mogli e madri. E poi c'è la maternità ingenua di Beatrice, motore dell'azione di tutto il testo, sulla quale le protagoniste della pièce si confrontano e si scontrano, e si chiedono “Ma è possibile che nella vita non esista altro per cui valga la pena vivere?”. Sono arrabbiate e commoventi, ironiche e drammatiche, adulte e bambine queste quattro donne che raccontano l'universo femminile in un pomeriggio come tanti, giocando...la loro partita.
Lo spettacolo è ad ingresso libero.

Il nome "Le Staffette" è un chiaro riferimento alle partigiane della resistenza civile.

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