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Insieme si può: "Fare chiarezza sulla pratica di surroga di un nuovo consigliere"

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Abbiamo assistito  prima  con stupore e poi con sgomento alla penosa vicenda della pratica di surroga di un consigliere comunale, quando, oltre un mese dalle elezioni, non si è ancora giunti a conclusione.
Indipendentemente dal fatto che alla surroga sia interessato un consigliere della nostra lista, riteniamo opportuno puntualizzare alcune questioni per noi di fondamentale importanza:
1: L’amministrazione comunale ed in particolare i suoi uffici non hanno dato certamente prova di efficienza, competenza e tempestività, demandando   la soluzione  alla Prefettura. In tal modo si sono allungati  i tempi, fomentando incertezze e vane aspettative ed in definitiva consentendo che un problema eminentemente tecnico-giuridico, diventasse un problema politico.
2. Una parte della minoranza  e nella fattispecie Forza Italia, che  esprimendo ben  tre consiglieri dovrebbe garantire  la guida dell’opposizione, ha prontamente cavalcato la questione politica in maniera superficiale,  ingenua,  personalistica e contraddittoria, oltretutto, facendosi smentire  platealmente dal partito, sulla stampa del giorno dopo. In tal modo ha offerto alla maggioranza un grosso appiglio per prendere in giro tutta la  minoranza incapace di porsi come un blocco politico determinato e consapevole.
3. Se questo è l’ inizio della  legislatura c’è da sperare ben poco per il futuro. Ad ogni modo, in attesa che i consiglieri di Forza Italia, chiariscano la loro posizione e   ci facciano sapere chi è il capogruppo, noi rivolgiamo un appello al Sindaco e al presidente del Consiglio perché la vicenda venga chiusa al più presto.  Il Consiglio Comunale deve  svolgere le sue funzioni con la sua rappresentatività al completo, sia nell’assemblea che nelle commissioni.
4. Per quanto ci riguarda,  avvieremo un lavoro di seria, ragionata  e concreta opposizione sulle pratiche e sulle scelte dell’amministrazione, confidando sul mandato dei cittadini che ci hanno dato fiducia e collaborando  con i colleghi di minoranza quando questo è possibile, ma distinguendoci quando la funzione di consigliere – come nel caso dell’ultimo consiglio- viene svilita da meschine faide intestine o da atteggiamenti presuntuosi di chi ha solo bisogno di mettersi in mostra senza aver nulla da dire.

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