Andrea Colombini, presidente del Puccini e la sua Lucca Festival, ha presenziato questa mattina (18 luglio) alla conferenza stampa di presentazione delle “Cartoline pucciniane”: le tre serate organizzate dalla Fondazione Puccini di Lucca sono state poste in orario concomitante con i concerti del festival che si svolge nella chiesa di San Giovanni.
Colombini ha dichiarato: “Prendo atto della volontà espressa dal sindaco di Lucca – ha detto – che ritiene giusto andare avanti per la propria strada, collaborando in via privilegiata con il Teatro del Giglio, quando il principio di sussidiarietà, in democrazia, imporrebbe di affidarsi al privato che consegue i migliori risultati. Dice che saremo invitati ad un tavolo di concertazione per organizzare tutti insieme il 'mese pucciniano'? Mi pare il minimo, visto quello che il nostro festival ha fatto e continua a fare per il binomio Puccini-Lucca, ma non mi faccio grandi illusioni”.
Colombini non ci sta, forte anche della nota diffusa in mattinata da Ascom, che auspica per il futuro una maggiore comunicazione e collaborazione, al fine di evitare una concorrenza gratuita e dannosa per la città. Secondo il Sindaco però l'aver posto tre serate a luglio, agosto e settembre, in concomitanza di orario ed in prossimità geografica con quelle del Puccini e la sua Lucca, non integrerebbe un caso di concorrenza, per via dell'occasionalità dell'evento. “Non c'è concorrenza? Solo il sindaco non la vede – replica Colombini, che non risparmia nessuno – Aldo Tarabella sa che ho un telefono cellulare ed un fisso? Non sono contro le manifestazioni culturali a Lucca: ben vengano, ma non in concomitanza. Piuttosto mi è sembrato che i presenti, ovvero Tarabella medesimo, la direttrice Gabriella Ravenni e Paolo Scacchiotti giocassero allo scaricabarile sul primo cittadino, dicendo: 'E' stata una precisa volontà del presidente della Fondazione Puccini'.
Poi Colombini “boccia e rimanda al prossimo appello d'esame” la professoressa Ravenni e il Sindaco: “Tambellini è incappato in un lapsus, quando ha detto che Puccini è nato il 23 dicembre 1858, invece che il 22: l'ho corretto perché mi pareva doveroso per i giornalisti in sala e la Ravenni si è irritata oltremodo.
Ricordo che la professoressa in questione era solita bocciare gli studenti che non rammentavano date solenni. Un livore che, se possibile, è lievitato quando ho fatto notare che la Fondazione Puccini è un ente di diritto pubblico: possono continuare a dire che è privata quanto vogliono, ma così non è. Se fosse davvero privata, perché hanno usato lo strumento dei bandi pubblici per assumere, ad esempio, il personale di biglietteria? La Fondazione ha come presidente un sindaco e come soci la Camera di Commercio e alcune fondazioni bancarie. Lo stesso presidente della Provincia Stefano Baccelli, in sede di CdA, ha ribadito più volte la natura pubblica dell'ente. Lo statuto? Non te lo fanno consultare. Ma io su questo sono disposto ad un confronto. La cosa più grave? La professoressa Ravenni ha reagito in modo inconsulto alla mia pacata considerazione, permettendosi di dire 'No c...o è privata', nel corso di una conferenza stampa: non proprio l'atteggiamento che uno si aspetterebbe da una persona che riveste una carica così prestigiosa da 15 anni. Forse è il segno che ha fatto il suo tempo e che deve lasciare spazio anche ad altri?”.
Ancora, Colombini non ha certo risparmiato Paolo Scacchiotti: “E' dimissionario dal 10 marzo e continua a partecipare ad iniziative e a presentarsi in occasioni pubbliche, nelle vesti di presidente del Teatro del Giglio. Perché Tambellini non pensa a trovare un sostituto al più presto? La Ravenni ha definito una bellezza il fatto che le serate in piazza Cittadella siano 'popolari'? Ricordo che le nostre serate, in una magnifica chiesa del centro, con professionisti di livello internazionale, sono state definite Fast Food da Tarabella”.