Il MeS, il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ogni anno valuta per conto della Regione Toscana le aziende sanitarie toscane, prendendo in esame circa 300 indicatori.
A partire dall’anno 2004 in forma sperimentale in sole 4 aziende territoriali e di seguito con regolarità in tutte le aziende del sistema sanitario regionale (a partire dal 2005 per le ASL e dal 2006 per le Aziende Ospedaliere), è utilizzato in Regione Toscana tale sistema di valutazione, rappresentato graficamente attraverso un bersaglio, in cui degli indicatori sintetici (a loro volta somma di più indicatori analitici) sono posizionati rispetto a delle fasce concentriche, tanto più verso il centro, quanto maggiore è il grado di raggiungimento dell’obiettivo.
Il sistema si caratterizza per essere uno strumento multidimensionale, in cui, oltre alla dimensione economica, che comunque deve assicurare la sostenibilità del sistema, sono monitorati e valutati:
- i livelli di salute della popolazione, al fine di tenere focalizzata l’attenzione del management sulle finalità istituzionali delle aziende sanitarie ossia assicurare la salute dei cittadini;
- la capacità di perseguire gli orientamenti del sistema regionale, in modo da valutare le aziende non solo nella loro identità autonoma ma anche come soggetti costituenti il sistema sanitario regionale;
- la dimensione socio-sanitaria, al fine di verificare i risultati di qualità, di appropriatezza, efficienza e governo della domanda;
- la dimensione esterna, attraverso la valutazione dell’attività aziendale data dai cittadini come utenti e non dei servizi sanitari
- la dimensione interna, ossia il livello di soddisfazione del personale delle aziende sanitarie.
Nel caso specifica dell’Azienda USL 2 di Lucca, il 70% di questi sono valutati positivamente, di cui il 48% con un giudizio ottimo o molto buono (colori verde del bersaglio), mentre diminuisce la percentuale degli indicatori con performance molto negativa (colore rosso del bersaglio), passati dal 16% al 12% del totale.
“I risultati presentati dal Mes alle Direzioni – commenta il Direttore Generale dell’Azienda sanitaria lucchese Joseph Polimeni – evidenziano in effetti un miglioramento rispetto al 2012. Nell’ultimo anno si sono registrate in generale buone performance, alcune in linea con le altre Aziende toscane, altre con dati molto più positivi della media regionale. Questo grazie al lavoro di tutti i nostri operatori, che ringrazio per la costante disponibilità e la professionalità. Persistono però delle criticità che abbiamo affrontato e che stiamo cercando di risolvere sulla base di studi accurati delle dinamiche aziendali e di un confronto interno all’Azienda, anche con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali”.
Alla conferenza stampa di presentazione dei dati hanno partecipato, insieme al Direttore Generale Joseph Polimeni, il Direttore Amministrativo Aziendale Alessia Macchia, il Direttore Sanitario Lorenzo Roti, il Direttore del Controllo di Gestione Alessandro Benedetti e il Direttore della struttura Igiene degli alimenti e della nutrizione Baldassare Pluchino.
I risultati del 2013 evidenziano un rinnovato impegno da parte dell’Azienda USL 2 a ridurre l’uso inappropriato dell’ospedale, sempre più da utilizzare per patologie acute. Il tasso di ospedalizzazione si conferma tra i più bassi della Regione (132 ricoveri per mille abitanti) con una riduzione del 3% rispetto al 2012. Questo risultato è stato raggiunto anche attraverso una adeguata gestione sia delle patologie croniche (scompenso cardiaco, broncopneumopatia cronica ostruttiva, diabete) sia di altri ricoveri di natura medica evitabili, più correttamente gestiti a livello territoriale.
A conferma dell’uso sempre più efficiente dell’ospedale, nel corso del 2013 si è ridotto sensibilmente l’indice di performance della degenza media (scostamento rispetto agli standard regionali di degenza per tipologia di ricovero), passato da -0,02 a -0,29 giorni. Tale risultato si apprezza in misura ancora maggiore per i ricoveri programmati, dove il risultato è pari a -0,59 giorni.
La costante attenzione verso il miglioramento dei processi organizzativi si traduce in un aumento dell’appropriatezza organizzativa nel dipartimento medico: diminuiscono i ricoveri in Day Hospital medico con finalità diagnostica (da 4,77% a 2,09%) più appropriatamente seguiti a livello ambulatoriale; si riducono i ricoveri ordinari medici brevi (da 10,09% a 7,45%); ancora in calo i ricoveri medici dimessi da reparti chirurgici (dal 13,49% al 10,59%) con l’effetto di un utilizzo più efficiente di quei posti letto maggiormente attrezzati.
Anche in ambito chirurgico l’Azienda USL 2 di Lucca conferma una capacità di gestione appropriata della risorsa ospedale: risulta best practice (la migliore performance regionale) per la percentuale di interventi di colecistectomie laparoscopiche in day surgery (91,09%) e registra un trend positivo, attestandosi intorno alla media regionale, per i ricoveri chirurgici LEA, ossia per quei ricoveri su cui sono fissate alcune percentuali minime di interventi da realizzare in Day Surgery (da 70,94% a 79,69%).
Un’ottima performance, ottenuta attraverso un percorso avviato fin dal 2012 e che ha continuato a dare i suoi frutti nel 2013, è stata ottenuta poi per le fratture di femore operate entro due giorni, che sono passate in un anno da 67% a 86%.
Sul versante territoriale, sono confermati i buoni risultati per la sanità d’iniziativa, particolarmente orientata ad un approccio proattivo e preventivo nella presa in carico dei pazienti cronici fin dalle prime fasi sul territorio. Fa parte della sanità d’iniziativa anche il progetto AFA, Attività Fisica Adattata, che prevede l’attivazione di percorsi di attività fisica per persone con oltre 65 anni affette da patologie croniche. I corsi AFA ad alta disabilità attivati dall’Azienda USL 2 sono stati 3,06 per 15.000 abitanti, ancora tra le migliori performance regionali. Il tasso di risonanze magnetiche muscolo-scheletriche per pazienti oltre sessantacinque anni (inappropriate nella maggior parte dei casi), pur rimanendo un elemento di criticità (30 risonanze ogni 1.000 residenti), fa riscontrare una riduzione del 14% rispetto al 2012.
Anche sul fronte degli esiti (calcolato utilizzando i dati 2012 del Programma Nazionale Esiti dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), l’Azienda registra nel complesso buoni risultati. Un’ottima performance sulla gestione del Rischio Clinico completa un quadro complessivamente buono dell’assistenza ospedaliera.
L’attività di Pronto Soccorso presenta invece alcune criticità. Dai dati emerge infatti che i tempi di attesa degli utenti con codice colore giallo e verde risultano elevati: il 59% dei gialli viene visitato entro 30 minuti e il 64% dei verdi viene visto entro 1 ora. Da evidenziare però per Lucca che sia nella prima parte del 2014 all’interno del vecchio ospedale “Campo di Marte”, sia soprattutto a partire dal 18 maggio 2014 nel “San Luca”, è stato portato avanti un piano di adeguamento, che si sta concretizzando con una serie di interventi migliorativi a livello strutturale e di organizzazione del lavoro, in grado di mettere a frutto le grandi potenzialità del nuovo Pronto Soccorso.
Il percorso materno-infantile registra una performance media sia sul versante dell’assistenza ospedaliera che dell’assistenza territoriale, settore, quest’ultimo, nel quale l’azienda ha recentemente apportato importanti cambiamenti organizzativi, finalizzati a riqualificare l’offerta consultoriale, in cui sono erogati importanti servizi pre partum (consegna libretti gravidanza, ecografie ostetriche, corsi di accompagnamento alla nascita) e post partum (supporto all’allattamento al seno, assistenza domiciliare alle puerpere).
La farmaceutica rimane un’area di criticità, in cui l’Azienda registra la spesa territoriale pro capite più elevata della Toscana (201 euro pro capite) e in crescita. Gli indicatori sull’appropriatezza prescrittiva segnalano inoltre la possibilità di margini di miglioramento, in particolare sull’utilizzo di antidepressivi ed antibiotici.
Gli indicatori relativi al Dipartimento della Prevenzione, risultano molto positivi in tutti i settori di attività: prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro; sanità pubblica veterinaria; igiene e sanità pubblica.
Infine, sul versante della valutazione interna sono da segnalare, tra gli indicatori da migliorare, l’elevata percentuale di assenza dei dipendenti (costante rispetto all’anno precedente, 7,5%), mentre si rileva una riduzione del tasso di infortuni dei dipendenti (4,41%), che adesso è migliore rispetto alla media regionale.