L’unità operativa di Chirurgia Generale dell’ospedale di Lucca, diretta dal dottor Andrea Carobbi, è stata scelta per uno studio scientifico pilota che metterà a confronto gli interventi di colecistectomia effettuati con la tecnica laparoscopica standard, che prevede 3 o 4 piccoli fori sull’addome, con l’innovativa metodica denominata “single port” che prevede l’asportazione della colecisti attraverso un unico orifizio dall’ombelico.

“Lo studio -  spiega il direttore sanitario Aziendale dottor Joseph Polimeni - verrà effettuato con la collaborazione scientifica della Scuola Superiore di Studi Universitari S.Anna di Pisa nella figura del professor Alfred Cuschieri, pioniere mondiale dell’introduzione e sviluppo delle tecnologie mini invasive in chirurgia. L’obiettivo principale sarà di valutare il risultato clinico di un dispositivo innovativo prodotto da un’azienda leader del settore e ideato dallo stesso professor Cuschieri, all’interno di uno studio randomizzato a doppio cieco, ovvero la tipologia di studio con la massima evidenza scientifica riconosciuta in campo internazionale”.

Il trial clinico, che avrà la durata di due anni e prevede il reclutamento di 300 pazienti, aderirà strettamente ai criteri del CONSORT (Consolidated Standards of Reporting Trials) e sarà registrato a priori, all’inizio del reclutamento dei pazienti sul sito http://clinicaltrials.gov/.

Già da alcuni anni nel reparto di Chirurgia Generale di Lucca si effettuano con successo con la metodica laparoscopica “single port” colecistectomie, resezioni del colon e altri tipi di intervento e questo studio fornirà i primi risultati scientifici sulla validità clinica di queste tecniche innovative.

Fra l’altro recentemente il programma nazionale Esiti dell’Agenas, Agenzia Nazionale di Sanità, dopo aver analizzato gli indicatori di qualità degli interventi di chirurgia laparoscopica in 1.475 strutture pubbliche e private del nostro Paese, ha riconosciuto il reparto di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Lucca al primo posto in Italia. 

È stato infatti rilevato che al “Campo di Marte” si registra il più basso tasso di complicanze e la minor degenza post-operatoria rispetto a tutti gli altri ospedali esaminati.

La struttura lucchese è inoltre risultata tra i migliori centri relativamente alla mortalità post-operatoria nella globalità degli interventi di chirurgia generale.