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Finisce in coma dopo una caduta al bar, 4 indagati

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La Sezione reati contro la persona della Squadra Mobile è venuta a capo di un grave fatto successo nel pomeriggio di giovedì 30 aprile in un bar a S. Angelo in Campo, ove la Polizia era intervenuta per un uomo 52enne, residente poco distante, in coma dopo essere caduto sul selciato ed aver riportato gravi ferite alla testa, per cui si era reso necessario  il ricovero dapprima in rianimazione a Lucca e poi all’ ospedale Cisanello di Pisa.

Attraverso la escussione di numerosi testimoni, l' analisi documentale e l’ accertamento sullo stato dei luoghi gli investigatori sono riusciti in breve a ricostruire la vicenda: quel pomeriggio, prefestivo, nel bar erano presenti 8 persone, tutte conoscenti tra di loro. La vittima ed un altro soggetto, un 37enne, avevano esagerato nel bere, tanto che il 52enne era già finito a terra ed aiutato a rialzarsi; in preda ai fumi dell’ alcol avendo continuato a bere, era poi finito addosso al compare, anche lui notevolmente ebbro, che lo aveva allontanato con una spinta.

Le precarie condizioni di equilibrio della vittima indotte dall’ abuso di alcol avevano fatto il resto: l’ uomo aveva battuto violentemente la testa sul selciato, tanto di rimediare la frattura della teca cranica ed una forte commozione celebrale.

Al termine delle indagini è stata depositata in Procura una corposa informativa con i nomi di 4 indagati: il 37enne che aveva spinto la vittima, per il reato di lesioni colpose gravissime; un suo parente, che alle domande dei poliziotti si era mostrato reticente pur essendo a conoscenza dei fatti, per il reato di favoreggiamento personale; i due gestori del locale, per il reato di somministrazione di alcolici a persone già in stato di manifesta ubriachezza.

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