La Polizia di Lucca ha sgominato una banda di pregiudicati dedita con serialità ai furti su autovetture in sosta nel parco fluviale cittadino del fiume Serchio.
I malviventi sono tutti già noti alle forze dell'ordine e le indagini hanno condotto all'esecuzione di 4 arresti, 2 perquisizioni e 2 denunce.
Approfittando della presenza di autovetture di numerosi turisti, soprattutto stranieri, nelle varie piazzole di sosta, il gruppo (composto da 4 pregiudicati tra loro imparentati) riusciva a compiere anche diversi furti al giorno, aprendo in pochi secondi le autovetture o infrangendo i vetri.
I malviventi razziavano soldi, fotocamere, videocamere, occhiali e addirittura abbigliamento lasciato incustodito.
La polizia ha diramato pattuglie in borghese e agenti che si sono finti turisti, appassionati di bird watching, o civili a passeggio “armati” tutti di fotocamere utili ad immortalare persone sospette ed i movimenti della banda.
Già lo scorso 6 agosto ne erano stati arrestati 2 in flagranza (Balestra G. e Reinard G.) dopo che avevano infranto il lunotto posteriore di una BMW di proprietà di turisti olandesi e rubato un marsupio dei proprietari contenente il portafogli.
In precedenza avevano asportato la borsa dalla autovettura di una delle titolari del ristorante “Da Leo” in città. La refurtiva in entrambi i casi era stata recuperata e restituita.
Questa mattina, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal GIP Giuseppe Pezzuti su richiesta del PM Fabio Origlio, sono stati arrestati e condotti in carcere tutti i componenti della banda, ed effettuate perquisizioni al campo nomadi di Lucca, ubicato proprio nel parco fluviale cittadino. Sono state controllate anche le case popolari del “Serpentone” a S. Anna.
L’ indagine era partita dopo che un poliziotto della Sezione “reati contro il patrimonio” della Squadra Mobile che ha condotto la presente indagine, mentre libero dal servizio, si trovava lungo un sentiero del parco fluviale in mountain bike. L'agente ha visto e sventato un furto che due della banda stavano per compiere su un’auto in sosta.
I due nomadi, per dispetto, non essendosi accorti che il ciclista era un poliziotto, avevano addirittura tentato di investirlo e farlo cadere nel fiume.
I 4 arrestati stamani:
1. BALESTRA G., nato a Sarzana (SP) di 44 anni (già ai domiciliari per l’ arresto del 6 agosto);
2. REINARD G., nato a Lucca, 30enne (già ai domiciliari per l’ arresto del 6 agosto);
3. LEVANOVICH R., nato il 28.05.1993 e residente a Lucca;
4. BALESTRA G., nata il 01.02.1991 e residente a Lucca.
I primi tre sono stati portati presso il carcere S. Giorgio di Lucca; la quarta al carcere don Bosco di Pisa.
Per i medesimi reati sono indagati a piede libero anche altri due componenti del sodalizio, imparentati con i 4 arrestati: S. B. e M. B., di 28 e 23 anni.
Alcuni momenti di tensione si sono registrati al "Serpentone" di S. Anna, subito rientrati perché in ausilio ai colleghi sono giunti anche i poliziotti delle volanti.
“Gli agenti hanno risposto celermente ed in modo incisivo – ha commentato il Questore Cracovia – e da sempre siamo in prima linea. Non molliamo e non abbassiamo la guardia: siamo presenti. I cittadini devono sentirsi al sicuro”
A rendere ulteriormente grave la vicenda, il fatto che le vittime fossero spesso dei turisti, che sono poi tornati a casa con un brutto ricordo della splendida città di Lucca.
In tutto, le denunce raccolte sono circa 50 e finora 15 sono state attribuite senza ombra di dubbio ai correi. Le altre sono in fase di chiarimento, ma luogo, modus operandi e periodo sono attribuibili alla “attività familiare” degli arrestati.