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Con false identità truffano una squadra di Eccellenza

Si spacciano per investitori e poi forniscono documenti ed assegni fittizi

La Redazione
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La Società calcistica Lammari 1986 asd è una squadra di Eccellenza della nostra provincia.

Lo scorso luglio due dirigenti di una azienda grossetana, la Cerchioblu, amanti del calcio, si sono presentati ai responsabili della squadra. Scopo offrire loro una sponsorizzazione, poiché intenzionati ad entrare a fare parte di quel mondo.

Dopo brevi trattative il contratto è stato stipulato: 70.000 euro dilazionati in 5/6 versamenti, all'Eccellenza di Lammari.

La squadra ha subito iniziato ad effettuare movimenti di calciomercato, mandato in produzione le nuove maglie con il logo dell'azienda ed effettuato altre spese utili al team, in vista del primo assegno da 12.000 euro.

Quando la società sportiva ha ricevuto e provato a riscuotere l'assegno, la scioccante verità: era falso.
Inutile contattare i due grossetani, i numeri di cellulare forniti erano inesistenti.

Prontamente denunciato l'accaduto ai Carabinieri, e subito dopo è scattato un giro di telefonate tra le squadre di Eccellenza della Lucchesia e la situazione si è fatta ancora più complicata.

I due manager grossetani hanno contattato, senza però riuscire a stipulare alcun contratto, anche le squadre di Gragnano, Fortis Lucchese e Porcari.
Il copione era lo stesso: i due imprenditori si sono presentati alle squadre per offrire una sponsorizzazione, spacciandosi per dirigenti di un'azienda, non meglio identificata, di Grosseto.

La prima squadra ad aver abboccato è stata la Società calcistica Lammari 1986 asd, che ha maturato 7.000 euro di debiti, in attesa del primo versamento da 12.000 euro.

I Carabinieri hanno avviato le procedure investigative portando a galla ulteriori dettagli. I due sedicenti investitori hanno fornito generalità, numeri di telefono, biglietti da visita falsi. Perfino il settore dell'azienda era stato spacciato per differente: la Cerchioblu srl di Grosseto si occupa infatti di pellicce naturali.

Finora è stato identificato solo uno dei due grossetani in gita a Lucca: B. A. di 50 anni. L'accusa è truffa in concorso.

In corso le ricerche del complice.

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