Inseguimenti mozzafiato, auto in testa coda, alta velocità ed incidenti spettacolari.
Sembrano gli elementi base di un capitolo della serie videoludica Need for Speed.
Invece è quanto accaduto nella notte tra venerdì 29 e sabato 30, intorno alle 2.00.
Una volante del distaccamento di Bagni di Lucca, della Polizia Stradale, si trovava sulla circonvallazione della Città.
Vicino al Bar Celide, era stato organizzato un normale posto di controllo poiché nel weekend questo tipo di attività viene potenziata per garantire sicurezza sulle strade.
Intorno alle 2.20 un'auto, una Fiat Bravo, che procedeva verso il posto ha improvvisamente rallentato.
Nella speranza di passare inosservato, il conducente ha sortito esattamente l'effetto contrario.
A bordo del veicolo si trovavano due persone. Un Agente ha segnalato l'ALT alla vettura.
Quando l'auto si è trovata vicino al posto di blocco, la persona al volante ha scalato una marcia, schiacciato l'acceleratore e “sgommato” a tutta velocità.
Ne è subito nato un inseguimento estremamente pericoloso a causa della velocità sostenuta dall'auto in fuga. Il conducente non si è fatto scrupoli ad imboccare strade contromano, cambiare corsie o attraversare rotonde a senso invertito.
Inseguendo questa vettura, la Volante della Polizia è arrivata sino sul Brennero e poi all'Esselunga di Marlia, dove si è congiunta ad altre due “Pantere” mandate in aiuto alla prima.
I due fuggiaschi sulla Fiat Bravo, sono risultati non essere pratici della zona, perché, una volta imboccata la grande rotonda limitrofa al centro commerciale della zona, l'hanno percorsa più volte, prima di decidere che strada prendere.
Una volta che i due si sono diretti verso la Strada Provinciale 20 Lodovica, è stato richiesto supporto ai Carabinieri di Borgo a Mozzano che hanno organizzato un posto di blocco, per frenare la folle corsa. A nulla è valso, perché hanno “forato” l'ALT proseguendo per la propria strada.
Deciso a bloccare i due, il conducente di una Volante ha affiancato la Fiat Bravo che stava procedendo a circa 140/150 km/h. La persona che guidava l'auto in fuga ha sterzato con forza colpendo una parte sensibile del mezzo della Polizia, che è andato in testa-coda.
Subito i due fuggiaschi sono stati avvicinati e poi affiancati da una delle due Volanti rimaste. Quando l'Agente ha capito che l'altra auto stava per effettuare nuovamente la stessa manovra, ha frenato con forza, inchiodando. Non trovando la carrozzeria dell'autovettura a fare “da sponda”, la Fiat Bravo ha iniziato a sbandare, e dopo aver divelto alcuni elementi di segnaletica verticale, si è schiantata in un palo, vicino a ad un distributore ENI.
Gli Agenti hanno estratto i due fuggitivi dalle lamiere di ciò che rimaneva dell'auto.
Entrambi risultati positivi all'alcoltest, uno ha rimediato una costola rotta, l'altro un brutto trauma cranico. Tuttavia, non si trova in pericolo di vita.
L'auto è stata sequestrata e, probabilmente, verrà distrutta, perché risultata intestata ad un rumeno proprietario di 360 vetture, quasi sicuramente un prestanome.
Alle 2.40, le persone a bordo della Fiat Bravo, sono state dichiarate in stato di arresto.
L'autista, Kabdou Walid, 30enne marocchino, è stato scoperto in possesso di una patenta falsa sulla quale aveva apposto una sua foto e disegnato il timbro a penna. Si trova attualmente in carcere.
Il passeggero, Jarmouni Radwan, è in ospedale, sedato, a causa del trauma riportato dall'urto contro il palo, avvenuto durante l'inseguimento ad alta velocità. Quest'ultimo è già noto alla Polizia per varie denunce di droga. Era infatti solito fare da “lepre”, da “specchietto per le allodole”: in caso di trasporto di sostanza stupefacente, lui attirava l'attenzione della Polizia, ignorando posti di blocco, così da lasciare libera la strada ai compagni che potevano passare indisturbati.
Il Dottor La Porta e il Dottor Leone in conferenza stampa, mentre espongono i dettagli dell'inseguimento e del successivo arresto dei due.