Facebook è un utile mezzo di telecomunicazione, ma per i più giovani può nascondere insedie molto pericolose.
Come quanto accaduto ad agosto scorso, quando fu scoperto un giovane pedofilo che contattava bambine e giovanissime, spacciandosi per una loro coetanea (QUI l'articolo).
Ed è esattamente quanto ha fatto un 76enne, che utilizzava il noto social network per adescare ragazzine e adolescenti. Tutto è scaturito dalla denuncia di una mamma residente nella provincia di Lucca, preoccupata dal racconto della figlia, che era stata contatta dall'uomo, sotto falsa identità .
Una volta conquistata la fiducia delle ignare vittime, utilizzando profili fasulli, offriva loro soldi, ricariche telefoniche per poi andarle a trovare ed abusare sessualmente di loro.
Così, un uomo, incensurato e professionista informatico di Roma, è adesso agli arresti domiciliari grazie all'indagine condotta da Polizia e Vigili Urbani di Viareggio.
Si sono occupate della vicenda le Forze dell'ordine della provincia di Lucca poiché tutto è partito dalla denuncia della mamma lucchese.
Al momento della perquisizione dell'abitazione dell'anziano, effettuata dalla polizia di Viareggio insieme ai colleghi del commissariato San Paolo di Roma e della PolPosta del Lazio, sono state rinvenute molte immagini pedopornografiche sui computer di sua proprietà .