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Furti in officine e garage, 3 giovani denunciati per ricettazione

Rinvenuta gran parte della refurtiva, moto, caschi ed abbigliamento tecnico.

La Redazione
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Era stata derubata per ben due volte nell'arco di pochi mesi l'officina Biagi di San Leonardo in Treponzio. In un primo colpo, avvenuto nel marzo del 2013, i ladri avevano trafugato 5 motocicli e diversi capi di abbigliamento tecnico, ed in un secondo furto, risalente al più recente dicembre, con le stesse modalità, ignoti si erano introdotti all'interno del garage sottraendo altre 5 motociclette, diversi caschi ed alcuni pezzi di ricambio. Stessa sorte era toccata al Garage Trento nel mese di novembre, qui i ladri, avevano asportato un motociclo, tute da corsa e persino il cellulare del titolare dell'attività.

I Carabinieri, a distanza di un anno dal primo furto, hanno finalmente rinvenuto quasi tutta la refurtiva: all'appello mancherebbe solo una moto ad alcuni capi di abbigliamento.

Denunciati per il fatto, con l'accusa di ricettazione, 3 giovani tra i 19 ed i 24 anni, P.M. italiano, residente a Porcari, K.D. e H.V. rispettivamente di origine albanese e rumena, anch'essi residenti a Porcari.

Le moto trafugate sono state trovate nel corso dell'anno in varie zone del capannorese, alcune nascoste, altre abbandonate perché rimaste senza carburante. Probabilmente venivano prima utilizzate per corse clandestine poi smontate per venderne i componenti come pezzi di ricambio.

Il 23 dicembre 2013, durante un controllo stradale notturno, una pattuglia dei carabinieri aveva notato due motociclisti, a bordo di un CBR600 e di una Huskvarna, fare una frettolosa inversione a U, alla vista delle sirene,  nei pressi di un vicino distributore.
I militari li avevano così inseguiti, perdendone però le tracce. Poco dopo, vicino alla stazione di Porcari, avevano comunque rinvenuto le moto dei due fuggitivi abbandonate sul ciglio della strada. Durante gli accertamenti sul luogo del ritrovamento l'attenzione dei militari era stata però attirata da due giovani, vestiti con abbigliamento tecnico, che, a bordo di uno scooter, facevano avanti  e indietro ripetutamente. Nonostante le fattezze e l'abbigliamento dei due non corrispondessero a quelle dei motociclisti scappati, sono stati comunque fermati, identificati ed anche fotografati, in quanto un particolare aveva insospettito i Carabinieri: uno dei due ragazzi, magro e piccolo di statura, indossava un giaccone da motocross, dal valore di alcune centinaia di euro, di taglia XXL e quindi evidentemente non di sua proprietà.

Nei giorni successivi, quelle foto sono state mostrate ai titolari delle due officine derubate, i quali vi hanno riconosciuto alcuni dei capi d'abbigliamento sottratti nelle rispettive attività commerciali.

Successive perquisizioni a casa dei due e di un terzo giovane, identificato grazie alle telecamere del distributore, hanno portato al rinvenimento di gran parte della refurtiva, compreso il telefono cellulare del titolare del Garage Trento.

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