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Baby-gang spaccia e ruba davanti alle scuole

Tre minorenni lucchesi finiti nei guai

La Redazione
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Il nucleo operativo mobile dei carabinieri di Lucca, stava da tempo sorvegliando un 17enne di origine albanese, ma residente a Lucca, perché sospettato di spacciare sostanze stupefacenti nelle immediate vicinanze dei principali istituiti scolastici lucchesi.

Nella mattinata di ieri i militari lo hanno così seguito a distanza mentre, con due suoi coetanei,  si avvicinava ad una scuola del centro storico.

Con lo zaino sulle spalle, per meglio confondersi con gli studenti, i tre giovani si sono divisi; l'albanese si è intrattenuto a chiacchiera con due ragazze 14enni che stavano fumando una sigaretta vicino all'ingresso, per poi convincerle a comprare un dose di marijuana; gli altri due invece si sono avvicinati al parcheggio degli scooter ed hanno svitato da 3 vespe 4 specchietti retrovisori, dal valore commerciale di circa 50 euro cadauno, per poi nasconderli all'interno degli zaini.

I Carabinieri, dopo aver assistito alla scena, ed atteso che gli studenti rientrassero nelle proprie aule al suono della campanella di fine ricreazione, hanno bloccato i tre furbetti, che nel frattempo si erano ricongiunti, e li hanno condotti in caserma.

All'interno degli zaini, i militari hanno rinvenuto la refurtiva e addosso al giovane albanese hanno trovato 5 grammi di marijuana già divisa in dosi e confezionata.

I due giovani ladruncoli, N.A. del 1995 e O.V.J.P. del 1994, rispettivamente italiano e peruviano, entrambi residenti a Lucca, sono così stati denunciati per furto in flagranza di reato. N.A. è stato inoltre denunciato per detenzione di oggetto atto ad offendere in quanto, da una perquisizione domiciliare, è saltato fuori un tirapugni che i militari hanno ricondotto ad alcuni episodi di violenza avvenuti nei mesi scorsi in diversi pub del territorio.

Il giovane pusher invece, K.A., albanese del 1996, nella cui abitazione sono stati scoperti ulteriori 15 grammi di marijuana ed un bilancino di precisione, è stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti con l'aggravante dello spaccio nelle vicinanze di istituiti scolastici; dalle indagini è emerso infatti che riforniva di droghe di vario genere gli studenti di 5 diversi istituti cittadini.

La dinamica era sempre la solita, si avvicinava agli alunni nel tempo della ricreazione, li convinceva a comprare della droga e qualora gli acquirenti fossero titubanti o non avessero contanti con sé la offriva “a chiodo”, ovvero si riservava di passare a riscuotere il corrispettivo nei giorni seguenti.

Una successiva perquisizione personale alla ragazza che nella mattinata aveva acquistato  una dose fuori da scuola, i carabinieri hanno trovato un ulteriore riscontro, la 14enne nascondeva infatti nel reggiseno lo “spinello” acquistato poco prima.

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