Seminavano il panico nei locali e con mezzi intimidatori, risse e pestaggi.
E per mesi hanno fatto del terrore la loro arma prediletta per imporre la propria autorità sul territorio che sostenvano appartenere a loro.
Era un vero e proprio gruppo organizzato con impronta mafiosa, nonché squadrista, quello sgominato dai Carabinieri.
Quattordici giovani della Garfagnana tra i 20 e 25 anni (tredici ragazzi ed una ragazza), sono stati infatti accusati per otto episodi di aggressione avvenuti tra maggio e novembre 2013.
Tutto ha avuto inizio proprio un anno fa quando, alla Festa della birra, c'è stato il primo caso di rissa.
Coinvolti due gruppi di ragazzi. Alla base del tafferuglio, risultò esserci una matrice politica.
Ma era solo il primo capitolo di una lunga serie di eventi violenti.
Infatti, nel giugno 2013 si sono verificati tre episodi di aggressione.
Uno in particolare ha manifestato la palese pericolosità dei quattordici “squadristi” poiché un giovane è finito all'ospedale con il naso rotto e 40 giorni di prognosi.
Il modus operandi era sempre lo stesso.
Un membro del gruppo avvicinava la vittima designata, fissandola con insistenza cercando un qualche tipo di reazione.
“Cosa guardi?!”, “Che vuoi?”, “Cerchi problemi?” domandava con provocazione il teppista al povero malcapitato di turno.
E se la vittima prescelta non reagiva, si beccava un pugno dritto in testa non appena girava le spalle.
Una volta tramortito il bersaglio poi, come degli affamati sciacalli, ecco che comparivano anche gli altri membri del gruppo.
E cominciava il pestaggio senza alcuna pietà.
Otto casi di aggressione, tutti e otto con lo stesso raccapricciante copione.
Non paghi i quattordici “squadristi”, che sono risultati essere vicini allo storico gruppo dei “Bulldog”, esercitavano una forte pressione di stampo mafioso su alcuni proprietari di locali della Garfagnana.
La loro presenza era tanto indesiderata e intimidatoria che spesso le attività finite nel loro mirino, si svuotavano di clientela per il timore degli avventori di prendere delle botte gratuite.
L'ultimo violento episodio risale al 31 ottobre 2013.
Nella notte di Halloween il gruppetto di teppisti ha preso di mira un ragazzo di 35 anni. E dopo averlo avvicinato con lo stesso schema, lo hanno riempito di calci e pugni mandandolo all'ospedale con 40 giorni di prognosi.
Inoltre alcuni elementi del gruppo, si divertivano ad inneggiare a Mussolini ed Hitler nelle piazze, con tanto di saluto romano e cori.
Le indagini dei Carabinieri condotte dal Capitano Volonté, sono state lunghe e difficili, poiché i mezzi intimidatori dei quattordici invasati avevano successo e le vittime, per paura di cadere di nuovo nella loro rete, preferivano tacere.
I quattordici “squadristi” sono quindi stati denunciati per lesioni personali aggravate in concorso.
Su cinque di loro, inoltre, grava l'accusa di apologia del fascismo ed incitamento all'odio razziale.