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Denunciato stalker: "Parità dei sessi, un obbrobrio!"

L'uomo algerino non aveva mai accettato la separazione dalla convivente più giovane che viveva "all'occidentale"

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La Squadra Mobile – Sezione reati contro la persona – ha denunciato in stato di  libertà, per il reato di stalking un algerino 62enne, residente in Mediavalle.

L’uomo da tempo risiede in Italia dove ha svolto diversi lavori; dopo alcuni anni di permanenza ed il raggiungimento di una certa stabilità economica ha “trainato” (come si dice tecnicamente) una connazionale di 15 anni più giovane in Italia, consentendole di ottenere il permesso di soggiorno, dapprima per motivi familiari e poi per lavoro.

La donna ha iniziato così a lavorare, come badante e come addetta alle pulizie, “respirando” la maggiore libertà delle donne occidentali. Ha così iniziato ad esigere dal marito maggiore rispetto ed una sostanziale uguaglianza, che invece il consorte ha categoricamente rifiutato, tanto che i due sono arrivati alla separazione, chiesta dal marito.

Pur essendo ricorso allo strumento legale della separazione, l‘uomo però non ha comunque digerito la presa di posizione della donna ed ha iniziato a molestarla, pedinandola insistentemente, minacciandola, percuotendola anche in strada tanto da costringerla ad andare ad abitare nella piana, lontano dal domicilio conosciuto allo stalker.

Ha poi richiesto al Questore, su suggerimento di una associazione che si occupa di tutela delle donna maltrattate, di adottare un provvedimento di ammonimento verso l’ex marito, previsto dalla legge anti-stalker; dopo una istruttoria che ha verificato la fondatezza della versione fornita dalla donna, l’uomo è stato ammonito, con un provvedimento a firma del questore Cracovia, ad  astenersi dal reiterare condotte moleste verso la ex moglie, pena una denuncia d’ ufficio per atti persecutori. 

L’ uomo è stato “buono” per qualche settimana, per poi, una volta ottenuta la separazione, fare rientro in Algeria da dove però  ha ripreso la sua condotta molesta, minacciando a più riprese la ex moglie, con telefonate ed sms.

Prendendosela inoltre a più riprese anche con l’Italia che, a suo dire, legittima l’obbrobrio della parità dei sessi, concludeva qualche sms con “W l’Algeria”, facendo così intendere di essere contro il nostro Paese da cui, dopo tanti anni, è andato via perché din disaccordo con la parità di diritti uomo-donna.
La ex moglie ha raccontato la vicenda alla Questura e la Squadra Mobile, al termine degli accertamenti, ha denunciato in contumacia il 62enne per il reato di atti persecutori.

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