La Squadra Mobile della Questura ha denunciato un rumeno 23enne, residente a Lammari, per il reato di calunnia in danno di 2 suoi connazionali.
Il 23enne aveva inizialmente sporto denuncia di furto di 2 telefoni cellulari, iPhone 5s, che avrebbe dovuto vendere ai due, incontrati presso la stazione ferroviaria di Lucca, ma che a suo dire durante la trattativa glieli avevano strappati di mano per poi darsi alla fuga lungo i binari.
Successivamente, ricontattati dal presunto derubato, avevano detto di esser stati a loro volta rapinati dei telefonini da due nordafricani e di essere impossibilitati dunque a riconsegnarglieli.
La querela ha presentato fin da subito alcune incongruenze per cui la Squadra Mobile, incaricata degli accertamenti, ha approfondito la questione appurando che invece la dinamica prospettata era stata in verità diversa.
Ovvero il 23enne è stato accompagnato alla stazione dai suoi connazionali, cui aveva chiesto un passaggiocosì che potessero aiutarlo nel caso si fosse trovato in difficoltà, perché doveva vendere 2 telefoni a due arabi conosciuti in un bar di Montuolo.
I due arabi con una scusa lo hanno attirato lontano dalla visuale dei suoi due connazionali, lo hanno rapinato colpendolo con un pugno ad un occhio e sono scappati.
Questa nuova dinamica dei fatti è stata contestata al 23enne, che ha confessato agli investigatori di essersela inventata per giustificare l’ammanco dei 2 telefoni, che aveva preso a credito da un connazionale e che non era più in grado di ripagare.
Poiché il connazionale a suo dire non avrebbe creduto alla rapina subita dai due arabi, ha pensato di incolpare due soggetti invece conosciuti dal suo creditore, per rendere la sua versione più verosimile.
Il 23enne ha riferito anche di aver chiesto scusa ai 2 suoi connazionali ingiustamente accusati, ma è stato lo stesso denunciato alla Procura della Repubblica, per il reato di calunnia.