Lo scorso 27 giugno un calzaturificio di Camigliano è stato vittima di un furto.

A denunciare l'accaduto, i titolari che hanno segnalato la scomparsa di un Rolex d'oro da 5.500 euro, un portafoglio contenete 100 euro, ed una busta con altre 160 euro.

Poco dopo, però, un dipendente ha dichiarato di aver visto una donna incinta aggirarsi per la ditta, uscendo proprio dagli uffici. Sul momento non aveva detto niente credendo potesse essere una amica dei proprietari, giunta in visita di cortesia.

Subito riportata la testimonianza ai Carabinieri di Lammari ai quali è bastata una breve descrizione per capire che si trattava di una vecchia e ben nota conoscenza: P. J. una giovane 28enne residente presso il campo nomadi.
Appena vista la foto segnaletica mostrata dai militari, il dipendente l'ha riconosciuta.

Su di lei grava già una detenzione domiciliare ma, a causa del suo stato interessante, le erano stati concessi alcuni permessi per recarsi da ginecologo e ostetrico in caso di necessità.
Tuttavia la 28enne utilizzava questi permessi, concessi per la sua gravidanza, per andare a rubare. 

La ragazza è stata nuovamente denunciata. Questa volta l'accusa è furto con destrezza aggravato.

Ovviamente dei soldi e del prezioso orologio, non c'è più alcuna traccia.