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il governo a guida Lega-M5S ha deciso di rinviare di due anni l’efficacia delle convenzioni già firmate dai Comuni per l’attuazione dei progetti del bando periferie

Con un emendamento inserito nel decreto milleproroghe dichiara Renato Bonturi PD

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È una scelta grave, presa sulle nostre teste, rispetto alla quale chiediamo con forza un ripensamento.

Con un emendamento inserito nel decreto milleproroghe, il governo a guida Lega-M5S ha deciso di rinviare di due anni l’efficacia delle convenzioni già firmate dai Comuni per l’attuazione dei progetti del bando periferie.

Tradotto: il Comune di Lucca rischia di perdere i finanziamenti dei Quartieri social, il più grande investimento pubblico destinato alla nostra città negli ultimi 20 anni.

Com’è noto i governi a guida Partito Democratico avevano stanziato un’ingente quota di risorse per il cosiddetto rammendo delle periferie, la riqualificazione cioè dei quartieri delle città italiane spesso sofferenti a causa di un’incuria decennale e affetti da problemi di degrado e scarsa sicurezza, oppure privi di luoghi di socializzazione o di adeguate strutture viarie e di mobilità.

Il Comune di Lucca nella passata consiliatura aveva partecipato al bando ed ottenuto cospicui finanziamenti, circa 16 milioni di euro, con una serie di progetti rivolti al miglioramento dei quartieri di S. Vito e S. Concordio: piste ciclabili, centri civici, impianti sportivi di quartiere, percorsi pedonali, riqualificazione di alloggi popolari e strutture a servizio della comunità, per fare alcuni esempi.

I finanziamenti, già stanziati e impegnati dal Comune a seguito della firma di specifiche convenzioni con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono peraltro stati integrati da importanti quote di cofinanziamento da parte dell’amministrazione comunale, come previsto dalla normativa alla base del bando, e i progetti sono stati oggetto di percorsi di confronto e partecipazione con i cittadini e le associazioni operanti nei quartieri.

Bene, oggi tutto questo viene messo in discussione a causa delle scelte del governo, che decide di disattendere un impegno già preso e sottoscritto con le amministrazioni locali, venendo meno al principio di leale collaborazione tra istituzioni dello Stato, fatto segnalato con grande preoccupazione anche dall’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani.

Il provvedimento è per ora passato solo al Senato, per cui non è ancora efficace a termini di legge.

Questo documento vuole quindi essere in primo luogo un appello ai parlamentari del nostro territorio, di qualunque colore politico, affinché al passaggio del decreto alla Camera, previsto per settembre, si impegnino per ottenere lo stralcio di un emendamento che rischia di creare un danno gravissimo al nostro territorio.

I buoni provvedimenti non hanno colore politico, come dimostra anche il voto unanime del Consiglio comunale di Lucca per la conferma del progetto, e una politica responsabile deve saper distinguere quando è opportuno dare continuità a un'iniziativa giusta.

Sarebbe davvero grave se per spirito di contrapposizione con quanto fatto dai precedenti governi si decidesse di impedire la realizzazione di un progetto capace di portare benefici ai cittadini, al tessuto produttivo e alla qualità della vita delle nostre città.

 

Renato Bonturi, segretario Unione comunale di Lucca del Partito Democratico

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