Prosegue a suon di comunicati stampa e dichiarazioni pubbliche la combattuta “partita” per l'assegnazione delle colpe relative al ritardo dei lavori alla rotatoria di Guamo.
Né la provincia, né il Comune di Capannori sembrano intenzionati a voler rimanere col “gobbo nero” in mano.
Nei giorni scorsi l'ultimo intervento era arrivato da Palazzo Ducale: “Abbiamo sollecitato il Comune di Capannori con una lettera specifica, ma siamo ancora in attesa di una risposta" , aveva ribattuto la Provincia alle aspre dichiarazioni di Rocchi che, in un precedente comunicato, chiedeva spiegazioni lanciando una provocazione: “La Provincia si è forse dimenticata di Via di Sottomonte e delle frazioni della zona sud?”
Stamani, in risposta alle parole giunte da Palazzo Ducale arriva una nuova dichiarazione del consigliere comunale Mauro Rocchi, immediatamente contestata dall’assessore provinciale alla viabilità Luigi Rovai.
“Il Comune di Capannori non è affatto intenzionato a sottostare al gioco dello scaricabarile in merito alla realizzazione della rotatoria che la Provincia di Lucca si è impegnata a realizzare all’incrocio tra via di Vorno e la via provinciale di Sottomonte a Guamo, di fronte all’Agenzia delle Entrate”, sostiene il presidente della commissione consiliare Lavori Pubblici, Mauro Rocchi.
“In risposta ad una mia sollecitazione per l’avvio dei lavori, l’amministrazione provinciale invece di ammettere i propri ritardi rispetto ai tempi annunciati, preferisce addossare la responsabilità del ritardo al Comune", prosegue Rocchi "sostenendo, che per procedere alla costruzione dell’infrastruttura, prima l’amministrazione comunale deve revocare l’accesso autorizzato all’Agenzia delle Entrate che va a ricadere proprio all’interno della rotatoria”.
“Una procedura di cui il Comune non era affatto a conoscenza e che quindi non poteva certo espletare. La lettera specifica di richiesta che la Provincia di Lucca dice di avere ‘sollecitato’ al Comune, in realtà è stata protocollata solo in data odierna (2 ottobre) e porta la data del 30 settembre 2013, il giorno stesso in cui Palazzo Ducale ha inviato alla stampa la nota di risposta al mio intervento. Un atteggiamento non certo cristallino, che poco si addice ad un’istituzione e tipico di chi non vuole prendersi le proprie responsabilità”.
A questa dichiarazione l’assessore provinciale alla viabilità Luigi Rovai risponde diplomaticamente, tentando di placare gli animi e fare chiarezza sulla questione, ma precisando di nuovo che, la Provincia è atutt'ora in attesa dell'intervento richiesto al Comune di Capannori.
“Solo con la collaborazione tra gli enti, sia nella parte politica che in quella tecnica, porteremo a compimento la rotatoria sull’incrocio tra la strada provinciale n. 26 di Sottomonte con la via per Vorno, a Guamo. E non esiste da parte della Provincia alcuna volontà di scaricare responsabilità sul Comune di Capannori che, da tempo, insiste per la risoluzione del problema attraverso la ridefinizione viaria dell’incrocio. Il comunicato stampa dei giorni scorsi non aveva alcun intento polemico, ma aveva il solo scopo di dare informazione dell’avanzamento delle procedure tecniche del progetto. Da tempo” , spiega Rovai “Comune e Provincia si stanno confrontando tecnicamente su come superare le difficoltà esistenti per realizzare la suddetta rotatoria in quanto il problema non è solo legato alle ristrettezze economiche degli enti locali, che comunque esistono, ma soprattutto alla definizione della soluzione tecnica possibile. I tecnici di Provincia e Comune, infatti, hanno analizzato la questione sotto tutti i punti di vista, e l’ostacolo maggiore è rappresentato dagli accessi al rondò: per legge, infatti, su una rotatoria relativa a una strada pubblica non possono esservi accessi a proprietà private”.
Rovai, inoltre, spiega che “nel corso dell’elaborazione delle ipotesi progettuali sono state individuate varie soluzioni, rimodulando le dimensioni della rotatoria. Alla fine l’unico problema rimasto riguarda l’accesso alla sede dell’Agenzia delle Entrate che potrebbe avere anche un ingresso alternativo per i veicoli. Dal punto di vista normativo”, precisa Rovai “trattandosi di una strada provinciale, ma comunque in un’area considerata centro abitato, non è di competenza della Provincia il rilascio o la modifica degli accessi esistenti che, invece, riguardano la competenza comunale. Pertanto era quindi necessario e doveroso richiedere al comune di Capannori un atto formale di revoca dell’accesso a suo tempo autorizzato all’Agenzia delle Entrate che, di fatto, deve essere spostato fuori rotatoria secondo la progettazione ormai definita dai tecnici provinciali e prima di procedere all’appalto dei lavori”.
E il gobbo nero torna di nuovo a Capannori.