Il Presidente della Provincia, Stefano Baccelli, risponde all'intervento del Sindaco Tambellini diffuso nella giornata di ieri.

Si legge nel comunicato:

"Il Sindaco Tambellini ha aspramente criticato il Partito Democratico per la tendenza alle sterili contrapposizioni interne, alle tattiche volte alla mera occupazione del potere,  che sovente lo ha portato a finire fianco a fianco col centrodestra, perdendo di vista il fine vero della buona politica: trovare soluzioni concrete alle esigenze dei cittadini.
Ed ancor prima e semplicemente, trovare il tempo e la voglia di riunirsi, per esprimere le proprie opinioni, per confrontarsi, per “partecipare”, cosa che mi pare stia avvenendo in molti circoli del nostro territorio provinciale in questi giorni di congressi locali, grazie anche al generoso impegno di tanti volontari.
La critica ai giochi di potere, ai mezzucci per accorciare il fiato alle rare occasioni di vero confronto democratico, fa pensare piuttosto alla miopia con cui il gruppo dirigente nazionale sbarrò l'accesso alle primarie a molti cittadini che chiedevano di votare, nel timore che sostenessero Renzi.
Bersani e la sua "ditta", o meglio un’intera classe dirigente nazionale che si è sempre atteggiata ad oligarchia priva di una chiara legittimazione popolare ma auto cooptata da logiche di spartizione correntizie, fecero proprio quello che Tambellini stigmatizza: per colpire l'avversario interno condannarono il Pd alla sconfitta ed il Paese ad un governo con Berlusconi.
Quante risposte “di sinistra” avremmo potuto dare ai nostri cittadini con un governo nazionale di chiara identità “Democratica”? Sul lavoro, sulla scuola, sulla sanità, sulla cultura, sulla difesa del territorio?
Ma, senza andar lontano, la critica del Sindaco si può applicare al gruppo dirigente della Toscana che votò, assieme a Forza Italia, una legge elettorale regionale che anticipò il Porcellum di un anno, introducendo le liste bloccate.
Il richiamo a logiche consociative, fa pensare poi alle incredibili vicende del Monte dei Paschi, la cui mala gestione ha provocato gravissimi danni: patrimoniali, occupazionali, morali.
Seppure in modo non diretto, il Sindaco sembrerebbe dunque prendere le distanze da quel Pd, in particolare l’ultimo pd bersaniano, di cui è stato aperto sostenitore. Se così fosse, ne sarei ben felice e, insieme a me, penso che lo sarebbero anche molti cittadini. Date queste premesse, spero che il prossimo intervento di Tambellini sia più coraggioso e possa concludersi con un aperto sostegno a Matteo Renzi, il cui progetto è oggi l’unica concreta speranza di cambiamento del pd e di questo Paese."