Ieri sera il consiglio comunale di Lucca ha approvato un ordine del giorno su un tema molto delicato ovvero la mancanza di lavoro.
In Italia la disoccupazione ha segnato un livello ufficiale di circa il 13% (ed in crescita), che tuttavia raggiunge il livello del 22% circa se si includono i cosiddetti disoccupati scoraggiati, ovvero coloro che non hanno occupazione ma che hanno smesso di cercarla perché hanno perso la speranza di trovarla e che pertanto vengono esclusi dalle statistiche Istat.
"Fra i giovani - sostengono i consiglieri delCoordinamento provinciale IdV Lucca - il fenomeno è ancora più drammatico con oltre il 40% di disoccupazione giovanile. Sono queste le statistiche nazionali, pertanto a Lucca la situazione sappiamo essere un poco migliore ma comunque ugualmente grave e drammatica, come rileva l'ultima indagine della Caritas sulla povertà , che stigmatizza proprio la mancanza del lavoro come fonte primaria della crescita della povertà nella nostra area. La disoccupazione ha poi costi collettivi che vengono spesso taciuti, infatti porta ad un aumento delle malattie nervose il cui costo di trattamento ricade in modo significativo anche sul sistema sanitario nazionale nella misura del 10% della spesa farmaceutica pubblica.
Il fatto che il consiglio comunale abbia deliberato riguardo alla costituzione di un tavolo permanente che elabori politiche locali a sostegno dell'occupazione viene incontro ad una esplicita richiesta avanzata fra gli altri anche dal nostro partito, con il comunicato stampa del 10 gennaio scorso. Ci auguriamo quindi che il tema del lavoro possa diventare la prima priorità dell'amministrazione per l'anno nuovo.
Tuttavia - affermano Giuseppe Pellegrini Masini e Lara Fiorini -, vogliamo anche ammonire l'amministrazione riguardo ad i rischi di un processo di lunga elaborazione e dibattito, di misure e interventi ai quali il tavolo sul lavoro potrebbe dare luogo. Non vorremmo infatti, che le settimane o peggio i mesi passassero nell'elaborare un piano, di fatto posticipando nel tempo interventi che sono necessari il prima possibile. Sarebbe poi una beffa se il tavolo sul lavoro concludesse il suo iter dopo l'approvazione del bilancio di previsione, di fatto escludendo gli interventi individuati dalla possibilità di essere finanziati nell'anno in corso.
L'amministrazione quindi attivi subito il tavolo del lavoro ma sia concreta e non manchi di attribuire sostanziali risorse nel bilancio di previsione 2013 per l'attuazione degli interventi individuati dal tavolo, altrimenti perderebbe la faccia di fronte al Consiglio ed ad i suoi elettori."