Come possono i contratti di fiume influenzare le politiche locali per la programmazione e la pianificazione integrata dei territori? Quali sono le strategie da adottare per tutelare e mettere in sicurezza il territorio contemplando la correttezza del processo partecipativo? E qual è l’efficacia degli stessi contratti in ambito urbanistico coi piani di sviluppo locale e con l’integrazione tra piani e norme sulla gestione e la tutela delle acque, nonché con quelli per la difesa del suolo e del paesaggio?

Sono alcuni dei quesiti tecnici che serviranno da spunto per l’iniziativa in programma martedì 26 novembre a Palazzo Ducale (dalle ore 9 in sala Tobino) intitolata “Verso l’VIII tavolo nazionale dei contratti di fiume – elementi di qualità dei processi. Contratto di fiume per il Serchio: quale futuro?”

L’obiettivo della giornata di studi è quello di promuovere una riflessione e un confronto, in preparazione, appunto, del prossimo Tavolo nazionale dei Contratti di Fiume (che si terrà a Firenze il 9 dicembre), sul tema del consolidamento del "Contratto di Fiume" come strumento di gestione di politiche territoriali. Nel corso dei lavori si parlerà dei requisiti minimi di qualità che i processi devono garantire per la legittimazione e l’efficacia degli stessi, ma verranno discusse anche le modalità di sviluppo del processo di Contratto di Fiume per il Serchio avviato su un’area-pilota nell’ambito del progetto europeo Waterincore. Il tratto del fiume in questione è quello compreso tra Ponte di Campia e Ponte a Moriano e i Comuni coinvolti sono quelli di Barga, Gallicano, Molazzana, Coreglia, Borgo a Mozzano, Bagni di Lucca e Lucca.

«Il Contratto di Fiume – afferma l'assessore provinciale Francesco Bambini – si configura come uno strumento per il miglioramento della gestione delle acque e del territorio fluviale con un'attenzione alla riqualificazione ecologica del sistema. In questo contesto la Provincia ha portato avanti un processo di partecipazione pubblica in modo da motivare e coinvolgere attivamente le realtà del territorio nello sviluppo e nella gestione delle acque, primi fra tutti gli enti pubblici. Con Waterincore la Provincia si è impegnata a promuovere varie iniziative di riflessione e di  partecipazione sfociate poi, nella primavera del 2012, nella due-giorni sul Contratto di Fiume che coinvolse alcune amministrazioni comunali del territorio. Il ”nostro” processo partecipativo, tra l’altro, è stato premiato durante il VII Tavolo nazionale dei contratti di fiume a Bologna un anno fa».
Denso e articolato il programma della giornata di studi che prevede tre sessioni di lavoro. In apertura interverranno il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli e il segretario dell’Autorità di Bacino del Serchio Raffaello Nardi.

La prima sessione – esperienze a confronto – sarà coordinata dal Direttore generale dell’amministrazione provinciale Riccardo Gaddi e vedrà i contributi di Francesco Marconi (assessore all’ambiente e ai parchi della Provincia di Teramo), di Cristina Calvi del servizio risorse idriche della Provincia di Alessandria e di Francesca Lazzari, responsabile dell’Area coordinamento territorio e infrastrutture della Provincia di Lucca. I successivi interventi sono quelli di Massimo Bastioni (coordinatore tavolo nazionale dei Contratti di Fiume), di Pamela Giani (Unione dei Comuni della Mediavalle del Serchio), di Gennarino Costabile, dirigente del Servizio difesa del suolo della Provincia di Lucca, nonché di Laura Leone del Centro italiani per la riqualificazione fluviale.

La sessione pomeridiana, invece, vedrà svolgersi una tavola rotonda a cui parteciperanno rappresentanti delle istituzioni locali e alcuni stakeholders. Le conclusioni della giornata sono affidate all’assessore provinciale all’urbanistica e ai progetti comunitari Francesco Bambini.

Per il programma completo dell’iniziativa consultare www.provincia.lucca.it/pianificazione

Info: tel. 0583-4172304 fax 0583- 417200 ;  urbanistica@provincia.lucca.it