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Ponte sul Casale: ditta Lelli Kelly responsabile dei ritardi

Il commissario Ridolfi svela carte, progetti e lettere

La Redazione
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“Le principali responsabilità per i ritardi accumulati dopo inizio settembre per la realizzazione del nuovo ponte sul Rio Casale, nonché per le caratteristiche che ha finito per assumere il nuovo tratto di via dei Bocchi, sono da attribuire alla ditta Lelli Kelly Spa”.

Il commissario del Consorzio di Bonifica Auser-Bientina Ismaele Ridolfi svela carte, progetti e corrispondenza tra l’Ente e la ditta per fare definitiva chiarezza sul progetto del nuovo ponte sul Rio Casale, in via dei Bocchi, a Segromigno in Piano.

“Per prima cosa mi preme sottolineare l’elemento più importante: l’opera rappresenta un intervento fondamentale per accrescere la sicurezza idraulica di una vasta area del nostro territorio – sottolinea Ridolfi – Credo sia però altrettanto importante, visti anche gli ultimi e incomprensibili attacchi apparsi sulla stampa, chiarire alcuni aspetti sul progetto. Ribadisco: sono da attribuire in via principale alla direzione della Lelli Kelly i ritardi accumulati da inizio settembre, come pure le caratteristiche che ha finito per assumere il nuovo tratto di via dei Bocchi. La prova è rappresentata dalla lettera a firma del legale della ditta (avvocato Vincenzo Locane) a noi indirizzata lo scorso 4 settembre: la nota, infatti, ci diffidava a proseguire i lavori e chiedeva uno spostamento verso sud della carreggiata stradale, lamentando il fatto che il progetto in base al quale stavamo portando avanti il cantiere avrebbe finito col precludere l’accesso all’azienda stessa. Ebbene, quel progetto, contestato ad inizio settembre, altro non era che una pianificazione concordata col tecnico di fiducia incaricato dalla Lelli Kelly e firmato sia da noi che da loro, che si faceva carico proprio dei rilievi sollevati dalla ditta durante la scorsa estate. Sulla base di queste osservazioni avevamo già modificato una prima progettazione, che prevedeva una strada a tre corsie. A inizio settembre, quindi, siamo stati costretti a modificare ancora una volta il progetto, a fronte di un repentino cambiamento della posizione assunta dalla Lelli Kelly; è stata in quella fase che abbiamo dovuto prevedere lo spostamento verso sud della carreggiata: e lo spostamento verso sud ha finito, nostro malgrado, col fare assumere alla nuova strada le caratteristiche che oggi tutti i cittadini possono constatare”.

“Ben venga l’azione penale, che oggi la Lelli Kelly minaccia di avviare – incalza Ridolfi – Se la direzione dell’azienda ci porterà davanti a un tribunale, il giudice, prove alla mano, avrà la possibilità di acclarare che le principali responsabilità per i ritardi che si sono accumulati da settembre in avanti, nonché per le caratteristiche assunte infine dalla nuova strada, sono da attribuire alla Lelli Kelly stessa. Da parte del nostro Ente c’è sempre stata la massima disponibilità, tenendo naturalmente fermi i vincoli previsti dalla Legge sulla dimensione dello scatolare, di individuare soluzioni che potessero creare meno problemi possibili alle abitazioni e alle attività produttive dell’area: la nostra priorità è stata quella di portare a conclusione, nel più breve tempo e nel miglior modo possibile, un’opera che accresce notevolmente la sicurezza idraulica della zona”.

“Chiarendo tutti i fatti prima esposti, non si capisce davvero quale obiettivo voglia raggiungere la direzione della ditta con gli attacchi di questi ultimi giorni – prosegue Ridolfi – Anche per l’accesso all’azienda non si comprende quale sia il problema. Per la Lelli Kelly, infatti, nulla è cambiato tra prima e dopo la realizzazione della nuova opera: l’accesso nell’unico cancello di proprietà continua ad essere possibile solo da direzione Segromigno in Piano così come era prima visto che lil cancello più grande non ricade nella proprietà dell’azienda. Come peraltro riconosce lo stesso legale dell’azienda. Non si capisce invece, per quale motivo la ditta non intenda proseguire con la richiesta già avanzata a suo tempo, ben prima della realizzazione del ponte, a gennaio 2013,  delle realizzazione di una nuova viabilità di accesso all’azienda realizzando la piccola strada, nel terreno di loro proprietà, per poter entrare dal lato posteriore. Richiesta che conferma che già allora la viabilità d’accesso alla ditta era incongrua”.

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