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Sacchi grigi con chip, che confusione: facciamo un po' di chiarezza

Il Presidente dell'Ascit fa luce sulla situazione e spiega come funziona la tariffa variabile

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I sacchi grigi muniti di chip, utilizzati a Capannori da Ascit, sono sulla bocca di tutti i cittadini negli ultimi giorni.

In mezzo a tanta confusione sembra che il Comune faccia pagare ogni sacco dei rifiuti indifferenziati 10 euro ciascuno, aumentando i costi delle bollette per le famiglie.

Il Presidente di Ascit fa il punto della situazione e fa luce sulle tante dicerie.


Nessun rincaro per le bollette Ascit con l’introduzione della Tariffa puntuale, ma anzi un risparmio per gli utenti virtuosi. Se nel 2012 la bolletta era composta da una tariffa fissa calcolata in base al numero dei componenti del nucleo familiare e dei metri quadrati dell’abitazione, e da una parte variabile calcolata secondo gli stessi parametri, nel 2013, con l’introduzione della Tariffa puntuale, per il calcolo della parte variabile si è cambiato criterio.

Si utilizza infatti un metodo ‘volumetrico’, che premia gli utenti che mandano meno sacchi e quindi meno rifiuti in discarica.

Secondo questo principio la parte variabile viene così calcolata in base al numero dei sacchi del non riciclabile di colore grigio muniti di chip, realmente ritirati presso  i cittadini dagli operatori.

Con il conguaglio del 2013, che giungerà nelle case dei capannoresi dopo il mese di giugno, sarà realizzata una più equa ripartizione della parte variabile della bolletta, in base all’esatto numero di  sacchi grigi conferiti dai cittadini lo scorso anno. I più virtuosi saranno premiati, mentre chi ha prodotto più rifiuti non riciclabili, pagherà la differenza.

“La tariffa puntuale porta innegabili vantaggi ai cittadini capannoresi – afferma il presidente di Ascit, Maurizio Gatti , perché premia i comportamenti virtuosi secondo il principio ‘chi meno produce rifiuti, meno paga’. Un principio che si trasformerà in bollette più leggere per coloro che  hanno conferito un minor numero di  sacchi  del non riciclabile, che, con il conguaglio del 2013, saranno premiati con un’adeguata riduzione della tariffa”.

Per evitare il fenomeno dei conferimenti impropri sul territorio, Ascit ha introdotto un numero minimo di sacchi grigi da calcolare in bolletta:  4 per una famiglia con un solo componente, 8 per una famiglia con 2 componenti, 12 per una famiglia con 3 componenti, 14 per una famiglia con quattro o più  componenti.  Numero che, dopo la messa a regime del sistema, potrebbe diminuire.

A novembre 2013 Ascit ha presentato il piano tariffario, ripartendo  il totale dei  costi variabili per le utenze domestiche, pari a circa 2 milioni di euro, per il numero dei sacchi grigi che ha stimato siano stati conferiti, in tutto 225 mila.

In base a questa divisione ciascun sacco grigio consegnato pieno agli operatori viene a costare all’utente 8,96 euro più iva. Una cifra che non comprende  solo il costo del sacchetto e dei rifiuti che contiene, bensì il totale  dei costi variabili di raccolta e smaltimento di tutte le tipologie di rifiuto. Le  tre bollette emesse per il 2013  prevedono già  il pagamento di questi costi variabili.

Per fare un esempio concreto di come l’introduzione della Tariffa puntuale non abbia fatto aumentare le bollette, ma anzi consenta di risparmiare, riportiamo l’esempio di quanto ha pagato una famiglia di quattro persone e una casa di 100 metri quadrati e che pratica il compostaggio domestico (sconto del 10% sulla pare variabile) nel 2012, quando ancora non c’era la tariffa puntuale e nel 2013 con la tariffa puntuale e un numero di sacchi non superiore a 14 (minimo tariffato). Nel 2012 la bolletta ammontava a 235,48 euro (compresa iva), di cui 99,03 euro per la parte fissa e 136,45 euro per la parte variabile.
Nel 2013 lo stesso contribuente deve corrispondere 218, 51 euro, di cui 89,81 per la parte fissa e 128, 70 per la parte variabile (14 sacchetti tariffati) con un risparmio di 16,95 euro. Considerando che  il servizio di raccolta dei rifiuti viene  garantito da Ascit per 311 giorni l’anno, questo contribuente va a pagare il servizio circa 70 centesimi al giorno.

Si precisa che i sacchetti con i chip possono essere ritirati gratuitamente dall’intestatario dell’utenza o da un suo delegato all’Ecosportello Ascit di piazza Aldo Moro a Capannori, dove è possibile rivolgersi anche per ogni tipo di chiarimento.

Tirando le somme?
In breve circa il 60% della spesa totale delle bollette è andato in quello che potremmo chiamare "costo-sacchetto" ovvero un acconto sui sacchi grigi dell'indifferenziato usati e non ancora utilizzati.
Verrà fatto adesso un conguaglio: se una famiglia ha usato PIU' sacchetti di quelli pagati in acconto dovrà versare la differenza.
Se una famiglia ha usato MENO sacchetti riveverà degli sgravi fiscali.

In pratica:
Se un nucleo familiare ha pagato lo scorso anno 140 euro di "costo-sacchetto" (come abbiamo detto, circa il 60% della bolletta) possiamo dire che ha versato una cifra che copre 14 sacchetti. Se nel corso dell'anno ne avrà usati meno, riceverà degli sgravi pari ai sacchi non utilizzati. Parimenti, se i sacchetti saranno stati più di 14 il loro costo verrà addebitato in bolletta.

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