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Premio Répaci: vince Paolo Di Stefano

Il libro è un thriller anni '50 che narra la vicenda di due fratelli-nemici

La Redazione
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Si è tenuta ieri sera la cerimonia per la consegna del Premio Viareggio-Répaci, che è senza dubbio il premio più ambito e amato dagli scrittori stessi.

Giallo d'Avola di Paolo Di Stefano, Ablativo di Enrico Testa e Il compagno dell'anima di Giulio Guidorizzi sono i tre vincitori del premio Viareggio-Rèpaci 2013.

Il romanzo di Paolo Di Stefano è un thriller che racconta un giallo avvenuto negli anni '50, che ebbe come protagonisti due fratelli, nemici. 

Il Premio Viareggio venne fondato nel 1929 nella città omonima da Leonida Rèpaci, Alberto Colantuoni e Carlo Salsa.

Alla festa di inaugurazione del premio parteciparono Luigi Pirandello e Massimo Bontempelli e la prima edizione del premio fu vinta a pari merito da Lorenzo Viani con Ritorno alla patria pubblicato dalla Alpes, la casa editrice di Benito Mussolini e da Anselmo Bucci con Il pittore volante, dalla casa editrice Ceschina.



Fin dall'inizio quasi tutte le premiazioni del Viareggio furono costellate da polemiche vivaci perché Rèpaci spesso interveniva in modo pesante nelle decisioni prese dalla giuria che lui stesso nominava.
Nel 1946, ad esempio, la giuria aveva deciso di dare il premio ad Umberto Saba, ma quando il presidente venne a conoscenza del fatto che Giacomo Debenedetti aveva dato la notizia al poeta prima della premiazione, volle riconvocare la giuria e la tenne "blindata" fino a che non si arrivò ad un giudizio di equità tra Il canzoniere di Saba e Pane duro di Silvio Micheli, entrambi pubblicati da Einaudi.
Nel 1947 sorse un'altra polemica. Tutti erano convinti che avrebbe vinto Alberto Moravia, invece si decise per Lettere dal carcere di Antonio Gramsci, anche se il regolamento diceva che dovevano essere premiati solamente autori viventi e Gramsci era morto dieci anni prima.
Celebri furono anche i rifiuti come quello di Italo Calvino che era stato proposto per il premio con la sua opera Ti con Zero e che spedì il seguente telegramma:
«Ritenendo definitivamente conclusa epoca premi letterari rinuncio al premio perché non mi sento di continuare ad avallare con il mio consenso istituzioni ormai svuotate di significato»
Quest'anno è stato l'anno delle polemiche di Aldo Buti che ha preferito non presentarsi alla serata finale.

Premio Répaci 31 agosto - www.luccacitta.net

Celebri furono anche le critiche per l'aggiunta al premio di un numero esagerato di targhe, encomi e segnalazioni.
Finché Rèpaci fu in vita il Viareggio si identificava con il suo fondatore. In seguito, a reggere il premio, furono Natalino Sapegno e Cesare Garboli. Il premio è ora presieduto da Rosanna Bettarini.

Il premio è attualmente suddiviso in quattro sezioni ("Opera prima", "Narrativa", "Poesia", "Saggistica"). Per ciascuna sezione vengono designati un numero variabile di finalisti, tra i quali vengono quindi scelti cinque titoli (le storiche "cinquine") e infine tra questi viene proclamato il vincitore. Inoltre viene assegnato dalla giuria il "Premio Internazionale Viareggio-Versilia" ad una personalità di grande fama che abbia speso la vita in favore dell'intesa tra i popoli, il progresso sociale e la pace.




Foto a cura di Leonardo Monfardini per www.luccacitta.net.

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