Nel corso della nostra vita, innumerevoli volte, ci troviamo difronte a bivi esistenziali. Destra o sinistra, fermarsi o proseguire? Inevitabilmente dobbiamo compiere delle scelte, quasi sempre importanti, che avranno, in futuro, effetti di diversa rilevanza. Decisioni non del tutto scontate, che potrebbero improvvisamente cambiare la nostra esistenza (e quella degli altri).
Pensiamo, ad esempio, agli acquisti che facciamo al supermercato. In base a quest’ultimi, di fatto, noi decidiamo il fallimento o meno di un azienda. E con essa la disoccupazione o meno di decine e decine di lavoratori. Non è semplice, ad esempio, valutare o meno “vincente” una soluzione adottata, dopo che il tempo ci è scappato dalle mani. A “posteriori”, come si suol dire, e con il senno di poi, “son buoni tutti”.
C’è chi ragiona più d’istinto, chi è più passionale, e chi invece cerca di prendere in mano la propria vita non facendosi governare dalle passioni. Quale dei due atteggiamenti è il più vincente? Non è facile stabilirlo. Nel corso del proprio vissuto, ognuno di noi sperimenta entrambi gli approcci. Dipende, in talune circostanze, anche dal periodo sperimentato e dal contesto che è presente.
Nei sentimenti, ad esempio, trovare una persona razionale al 100% è altamente complesso. Questo perché l’amore, di per sé, è un sentimento instabile e irrazionale, che è difficile da governare. Se chiediamo ad una persona perché è innamorata, è probabile che risponda “non lo so”, e questa è tutto fuor che una “risposta” ragionevole. Anche perché la ragione e l’emotività, spesso, corrono su due binari diversi. È come pretendere che un camion e un elicottero raggiungano la stessa meta, percorrendo strade identiche. L’emotività, nonostante tutto, è però necessaria ad ampliare gli effetti della “razionalità”.
I due aspetti in questione, inevitabilmente, si “completano” a vicenda. Come i minuti che compongono le ore, come le stelle nel firmamento, come il sole e la luna. Non è facile da spiegare, e nemmeno da capire. Come non è semplice da comprendere, del resto, il comportamento umano. Perché è anche in base a quest’ultimo, che effettuiamo diverse scelte. Basti pensare ai rapporti di coppia, ad esempio.
Spesso, decidiamo di compiere una determinata azione, anche in virtù del comportamento dell’altro. Saremo, in minima parte, pur sempre condizionati dall’agire altrui, sia in tali frangenti che nell’ambito lavorativo. Ciò che dobbiamo fare, in sintesi, è cercare di essere più che mai indipendenti, mantenendo costante la propria individualità sociale e culturale.