Tornano a parlare i Torpedo a 5 mesi dallo "sfratto" emanato dal Comune nei loro confronti poiché stavano occupando abusivamente la struttura "Madonne Bianche" di Sant'Alessio.
Nei mesi di autogestione, la Polisportiva è stata rimessa a nuovo ed è divenuta centro di ritrovo e aggregazione per giovani dove sono stati organizzati eventi di ogni genere e tipologia, da feste a cineforum.
Un'esperienza che ha permesso ad uno spazio abbandonato di tornare a nuova vita.
Certo, innegabile che i Torpedo si trovavano in quella struttura senza alcun permesso. Il Comune ha dato loro la possibilità di restare presso la Polisportiva, sino a gennaio 2014, quando è stato ufficializzato lo sfratto con tanto di denuncia per occupazione.
La struttura è tornata quindi nella mani del Comune che ha diramato un bando per la gestione.
Un bando rivelatosi un flop.
Ed ora i ragazzi di Torpedo, sono tornati a farsi sentire.
A distanza di 5 mesi dallo sgombero delle Madonne Bianche, siamo oggi tornati sul posto per fare un sopralluogo e capire le condizioni in cui versa il parco ora che la legalità è stata ripristinata. La situazione è di nuovo quella dell'anno scorso, prima del nostro arrivo. L'erba è alta e la porta della struttura è stata sfondata da ignoti.
La differenza è la persistenza del cantiere della Geal, appaltato a privati, che occupa gran parte dell'area e che, nonostante fossero 83 i giorni di lavoro stimati nel cartello segnalatorio, a distanza di quasi 11 mesi i lavori non sembrano finire.
Ora che il bando per l'affidamento è andato a vuoto e il degrado si è impossessato di nuovo del parco sembra ovvio che la nostra proposta di una gestione popolare e dal basso sia l'unica soluzione possibile, cosa si inventerà il caro Tambellini pur di tenere gli estremisti lontano dal suo quartiere?