La Polizia di Stato di Lucca ha concluso nelle prime ore di oggi 8 ottobre l’operazione denominata “Falange macedone” condotta dalla Squadra Mobile della Questura con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo.
Nel mirino un sodalizio di cittadini serbo-macedoni responsabili di numerosi episodi di rapine in villa, perpetrate con particolare efferatezza, nonché di furti sempre in abitazione, commessi nelle province della costiera toscana. Tra loro anche un livornese.
L’operazione si inserisce nel più ampio progetto denominato “Home 2013”, che il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato sta coordinando a livello nazionale per debellare il fenomeno dei reati contro il patrimonio, con particolare riferimento proprio alle rapine ed ai furti in abitazione.
Quello di oggi rappresenta uno dei più importanti successi finora conseguiti.
In esito alla corposa indagine (titolare il sostituto Procuratore dr. Enrico Corucci), avviata anche con il contributo investigativo del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Viareggio, il GIP c/o il Tribunale di Lucca dr. Giuseppe Pezzuti ha ordinato l'esecuzione dei seguenti arresti:
4 soggetti nati in ex Jugoslavia: Dibrani Ihmet, 20enne, attualmente già detenuto nel carcere di Pisa; Merdzic Dragisa di 32 anni, residente a Livorno; Baruti Elvis, 25enne e Beljuli Elvis dell'84 entrambi residenti a Firenze. Un soggetto 20enne di orgine macedone, Emrula Sendukan. Goman Ion, rumeno di circa 40 anni, residente in via Togliatti a Lucca. Infine Recchi Marco un livornese del '55.
Il Video dell'operazione "Falange Macedone"
Nel corso dell’operazione di polizia uno dei destinatari delle misure cautelari, Mahmuti Mumet, 23enne nato a Firenze, residente all campo nomadi di Coltano (PI), è riuscito temporaneamente a rendersi irreperibile durante il blitz.
Immediatamente attivate le diverse articolazioni della Polizia di Stato, tra cui la Polizia Stradale e la Polizia Ferroviaria. A seguito dell’impianto operativo dispiegato dalla Squadra Mobile della Questura di Lucca il soggetto, intenzionato a varcare il confine nazionale, è stato intercettato dalla Polfer a bordo di un treno presso la Stazione di Lodi.
Gli investigatori di Lucca sono immediatamente partiti per trarlo in arresto.
Al sodalizio criminale vengono contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata alle rapine e ai furti in abitazione, con i connessi reati-satellite di lesioni personali e di violazione della legge sulle armi.
A capo della organizzazione era collocato il Dibrani, che aveva il compito di organizzare e dirigere le fasi esecutive dei pianificati colpi; Goman si occupava degli aspetti logistici, ed in special modo del reperire le autovetture utilizzate dal gruppo; gli altri rivestivano il ruolo di compartecipi-esecutori nelle scorrerie criminali. All’unico italiano coinvolto nella associazione, Recchi Marco, spettava il compito di autista e “palo”.
Altri otto correi, tra cui un minorenne, tutti provenienti dai paesi della ex Jugoslavia e gravitanti nei campi nomadi del pisano, sono indagati in stato di libertà per i medesimi titoli di reato.
Le attività del gruppo criminale:
1. rapina in abitazione in danno di una anziana donna (famiglia Volpi, imprenditori edili) commessa in Massarosa (LU) in data 19.12.12. Nell’occorso l‘anziana padrona di casa ed il genero furono colpiti con calci e pugni, minacciati di morte con un coltello e rapinati di numerosi gioielli e della somma di 1.000 euro in contanti. Le due vittime furono refertate rispettivamente con 15 ed 8 giorni di prognosi.
2. rapina in abitazione in danno della famiglia Romiti, parenti e vicini di casa della famiglia Volpi commessa sempre in Massarosa e sempre nella serata del 19.12.12. Con analoghe efferate modalità, utilizzando tra l’altro un martello con cui percossero le vittime, i rapinatori si impossessarono di gioielli e di due orologi di valore. Le due vittime furono entrambe refertate con 15 giorni di prognosi per i colpi rimediati.
3. indiziati per rapina in abitazione ai danni di Lastrucci Maria Elisa, commessa in Lucca in data 22.01.13. L’anziana vittima fu ripetutamente percossa e seviziata con un coltello, tanto da dover ricorrere alle cure mediche, e costretta ad aprire la cassaforte da cui furono asportati circa 1.000 euro ed un orologio di valore.
4. rapina in abitazione: vittima Berti Romolo, persona assai nota a Pisa, in data 04.02.13. Nell’occorso il gruppo criminale, dopo averlo picchiato selvaggiamente, costrinse l’anziano a consegnare quanto contenuto nella cassaforte, stimato in 130.000 euro di valore tra gioielli e contanti.
5. furto in abitazione di B. I., commesso in Montecatini Terme (PT) in data 21.02.13. Furono asportati gioielli ed una consolle per videogiochi;
6. furto in abitazione: M. G., dentista di Firenze-Scandicci, è stato vittima di un colpo in data 02.03.13. In quel caso la refurtiva asportata era: una pistola Walther cal. 6,35; gr. 500 di oro in lamine; gioielli e due orologi di pregio.
7. tentato furto in abitazione commesso in Lucca il 18.02.13.
8. furto in abitazione in danno del CUS di Pisa, avvenuto il giorno 07.03.13. Nell’occorso gli autori forzarono la cassaforte impossessandosi di circa 100 euro.
9. furto in abitazione di Bianchi Enrico, presidente del consiglio comunale di Livorno. Il fatto è avvenuti il 13.03.13. Fu forzata la cassaforte ed asportati gioielli e contanti per un valore di circa 12.000 euro.
10. furto in abitazione denunciato da T. I., commesso a Piombino (LI) in data 27.03.13. Asportati numerosi gioielli;
11. furto in abitazione ai danni di T. M., sempre a Piombino, sempre il 27.03.13. Anche in questo caso furono rubati diversi gioielli;
12. furto in abitazione: vittima L. C., commesso in Empoli (FI) in data 08.04.13. Di nuovo gioielli nel mirino della gang.
Nel corso dell’indagine la Polizia di Lucca aveva già tratto in arresto sette componenti del sodalizio:
1. in data 15.03.13 per il reato di furto aggravato in abitazione in danno di Bianchi Daniele, titolare della famosa gelateria Santini di Lucca: Zumber Sejdi, Merdizic Dragisa e Baruti Ervis;
2. in data 12.04.13, nella flagranza del reato di rapina in abitazione in danno di Pellegrini Andrea (che fu refertato con alcuni giorni di prognosi per le percosse subite): Recchi Marco; Dibrani Ahmet; Emrula Sendukan; H. D., nato in Italia nel 1996, residente a Pisa presso il campo nomadi di via dell’ Idrovora, minorenne, non emerso nei pregressi episodi delittuosi.
Le suddette misure e le contestuali perquisizioni delegate sono state eseguite a partire dalle ore 06.00 di martedì 8 ottobre, con il concorso di personale dello SCO, delle Squadre Mobili delle Questure di Firenze, Livorno, Napoli e Pisa nonché di pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Toscana, di un elicottero dell’VIII Reparto Volo della Polizia di Firenze e di una unità cinofila per la ricerca di armi.
Ad alcuni, su disposizione del Pubblico Ministero, è stato prelevato il dna per la comparazione con altri episodi di rapine efferate in abitazione avvenute in Toscana.
Nel corso delle perquisizioni, effettuate anche al campo nomadi di Coltano è stata sequestrata documentazione utile per il prosieguo investigativo.

