Capolavoro assoluto del teatro cechoviano, Zio Vanja arriva al Teatro del Giglio nell’imperdibile interpretazione di maestri del teatro e del cinema italiano: Sergio Rubini e Michele Placido, diretti da un regista fuoriclasse quale Marco Bellocchio.
Venerdì 24, sabato 25 (ore 21) e domenica 26 (ore 16.30), si svolgeranno sulla scena le conversazioni e le vicende di un gruppetto di personaggi, immersi in una sospesa campagna, tra atmosfere poco limpide e vagamente inquietanti.
Il tocco universale di Čechov, unito all’interpretazione italiana di Bellocchio, trasporta il clima arretrato e immobile della Russia ottocentesca in un non meglio precisato meridione: intenso e senza superficiali attualizzazioni, questa lettura di Zio Vanja si dispiega con un particolare registro tragicomico, catalizzatore di un’intensa partecipazione emotiva. Nella grande tenuta di campagna ereditata dal prof. Serebrjakov si vive come nell’ovatta, ma sotto sotto si agitano turbolente passioni: intrecci amorosi, antipatie, difficoltà finanziarie, finché il professore non decide di vendere la tenuta. Non concorda il vecchio Zio Vanja deciso a difenderla con tutto quel che contiene: l’attrito farà affiorare tensioni, sfoghi, minacce, in uno svolgersi di situazioni e scene che rischiano di precipitare verso la catastrofe…
Da uno dei registi più anticonformisti del cinema italiano, coraggioso utilizzatore della forza espressiva dell’arte, ecco la terza fatica teatrale di Bellocchio (dopo Timone d’Atene e Macbeth), direttore di un cast d’eccezione che dà vita ad uno spettacolo di grande portata, destinato a restare.
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Teatro del Giglio
venerdì 24 e sabato 25 gennaio, ore 21
domenica 26 gennaio, ore 16.30
ZIO VANJA
di Anton P. ÄŒechov
regia Marco Bellocchio
scene Giovanni Carluccio
musiche originali Carlo Crivelli
costumi Daria Calvelli
con Sergio Rubini, Michele Placido, Pier Giorgio Bellocchio, Anna Della Rosa