La Iena lucchese colpisce ancora: “furbetti” all'Archivio Notarile Distrettuale

… Sapreste riconoscere di che città si tratta?

La Redazione
23/10/2013
Attualità
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La Iena lucchese Andrea Agresti colpisce ancora: dopo l'esorcista che picchiava i fedeli, questa volta ha scoperto un brutto affare presso l'Archivio Notarile Distrettuale di un Capoluogo toscano.
Ne è nata una lunga rincorsa, dietro un dipendente che si è dato alla fuga dopo essere stato sorpreso dal nostro concittadino.

Ma facciamo un passo indietro.


L'Archivio Notarile conserva atti legali, e notarili, ufficiali.
Per poter ritirare questi documenti è necessario pagare una somma direttamente proporzionale al numero di pagine del fascicolo. Il costo copre la spesa di stampa, rilegatura e autenticazione degli stessi.
 

Tuttavia, Agresti ha sorpreso un dipendente in particolare che, anziché consegnare gli atti ufficiali, con tanto di timbri, rilegature e convalide del caso, dava ai cittadini mere fotocopie che non avevano alcun valore legale e giuridico.

Ma dov'è il vantaggio? Semplice: il cittadino risparmiava ed il dipendente si faceva pagare sotto banco una cifra più modica di quella necessaria, e si intascava la somma di denaro. Così facendo rilasciava copie senza valore e si metteva in "saccoccia" soldi che sarebbero dovuti finire nelle casse dello stato. Conscio, però, di commettere un reato, invitava sempre le persone a nascondere velocemente i fascicoli.
Non pago, rilasciava anche il proprio numero di telefono a quelli che, ormai, erano a tutti gli effetti “suoi clienti”. Come se l'ufficio pubblico, fosse un po' la sua "bottega personale".

Per accertarsi che questa fosse normale routine presso l'ufficio, Agresti ha mandato ben tre complici che si sono fatti spillare, in tutto, oltre 100 euro per ritirare copie inutilizzabili legalmente.
Durante questi incontri, gli inviati hanno posto qualche domanda al “furbetto”. L'uomo ha dichiarato di avere alcuni problemi economici e che cercava di arrotondare lo stipendio con questi “giochetti” che facevano regolarmente anche i suoi colleghi.

Ma quando l'uomo si è incontrato con il quarto complice, in un ristorante, Agresti ha fatto la sua comparsa. Appena la Iena lucchese gli si è parata davanti, è iniziato un lungo inseguimento.


Le immagini non sono molto chiare, ma avete riconosciuto di quale città si tratta?

Non ancora?


Ebbene sì, Lucca.

Si spera che il monito di Agresti sia servito a qualcosa...

In una nota la Direttrice dell'Archivio di Lucca, Elisabetta Piccioni, tiene a precisare che quello mostrato dalle Iene è l'Archivio Notarile Distrettuale: "I due uffici sono stati invece confusi e scambiati l'uno per l'altro. Faremo in modo che la situazione venga celermente rettificata. E Inoltre - conlcude - questa direzione si riserva ogni azione a tutela dell'onorabilità dell'Archivio di Stato di Lucca, del suo personale e più in generale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo".


QUI il video - Le Iene: Andrea Agresti e l'Archivio Notarile.

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