“Se vuoi andare vai, io non ti fermerò...” dalla canzone dell’ottimo Tony Cucchiara.
L’ultima tua “minaccia” è andartene all’aeroporto di Tassignano in ottica Woodstok. “Se Lucca non mi da garanzie me ne vado a Capannori".
Caro Mimmo, cosa dovrebbe ancora darti Lucca che non hai già?
Se è vero che “chi 'un piange 'un puppa” siamo al punto che le tue lacrime sgorgano ormai anche dalle fontane di Lucca.
Sai quanto sia stato legato alla nascita del Summer: mio è il logo e l’immagine che lo ha accompagnato e che ancora lo caratterizza ma, io credo, a distanza di 17 anni,
non solo il logo ma anche il Summer avrebbe bisogno di un serio restiling.
Caro Mimmo, quando ti regalai nel 2008 la vignetta che ti raffigurava sognante nel letto con la nuvoletta con dentro Stevie Wonder ben sapevo che quella era la tua meta professionale e sentimentale, dopo di che… Ecco, Stevie Wonder è arrivato. Cos’altro puoi chiedere a te stesso e… a Lucca?
Il Summer non risponde più allo spirito con cui era nato. Purtroppo anche la dura ed inesorabile legge dell’anagrafe che via via tende ad impoverire l’offerta non ti aiuta e ti costringe a riempire le date con gruppi o nomi che in molti casi nascondono sotto cumuli di decibel le loro lacune.
I decibel appunto, caro Mimmo, sono l’altro aspetto che vorrei sottolineare.
Dici che Lucca “è magica” le piazze le strade dove hai perfino preso casa in anfiteatro.
Ti domando: quello che tu proponi in termini di “genere” e quindi anche di decibel, è coerente con i tuoi sentimenti che dici di provare per Lucca?
Credo, caro Mimmo, che una riflessione su questo sarebbe opportuno farla, proprio per verificare se il Summer possa continuare a vivere nel centro storico anche in una
dimensione meno “invasiva” e quindi più “magica” come tu ami definire (e io sono d’accordo) Lucca.