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Festa della Toscana 2013

Lucca e Viareggio ricordano l'abolizione della pena capitale

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Forse non tutti sanno che il 30 novembre 1786 fu abolita la pena di morte in Toscana ed è per questo che in tale data viene celebrata la festa regionale.

Provincia e Comune di Lucca e di Viareggio si sono unite per la prima volta per ricordare l’abolizione della pena di morte, in cui la lama della ghigliottina lucchese fu gettata nel mare di Viareggio.

Erano presenti questa mattina 26 novembre, a Palazzo Ducale, Andrea Palestini, presidente del consiglio provinciale e il presidente del consiglio comunale di Lucca, Matteo Garzella, che hanno presentato le iniziative pensate per questa edizione della festa della Toscana e hanno ripercorso le tappe significative della storia lucchese e viareggina verso la fine della pena di morte.

Era presente inoltre, David Zappelli in rappresentanza del consiglio comunale di Viareggio, in assenza del suo presidente, Chiara Romanini.

Iniziative importanti con il coinvolgimento delle scuole, in particolare dell’Istituto d’Arte Passaglia di Lucca e dell’Istituto Nautico Artiglio di Viareggio, uniti sotto lo slogan “Una comunità: le mille voci della Toscana”.

“Voglio sottolineare l’importanza del coinvolgimento delle scuole”- spiega Zappelli- “Perché è proprio qui che avviene la maturazione del pensiero critico degli studenti e della loro netta opposizione alla pena di morte”.

La collaborazione tra comune di Lucca e quello di Viareggio, la partecipazione delle scuole e delle associazioni, quali Amnesty International e la Comunità di Sant’Egidio, hanno permesso di creare una serie di iniziative che si concentreranno principalmente dal 26 al 30 novembre.

Gli studenti dell’Istituto Passaglia hanno riprodotto una ghigliottina come simbolo portante della lotta alla pena di morte in Toscana. La struttura è stata realizzata completamente in polistirolo e ricoperta in carta, ciò facilita il trasporto che avverrà da Lucca a Viareggio il 29 novembre. La riproduzione sarà infatti esposta in Piazza San Michele dal 26 al 29, e dal 30 novembre al Palazzo Comunale di Viareggio. Il passaggio alla cittadina marina vuole rappresentare quello avvenuto  nel 1847, anno in cui la lama fu gettata in mare.

Ci sono voluti più di 50 anni per giungere all’ultima esecuzione capitale, avvenuta a Lucca il 29 luglio 1845, a seguito della sentenza della Corte Giudiziaria. Si racconta che la folla lucchese affluì velocemente ma si manifestò sempre nettamente contraria alla pena di morte tanto che, il 4 ottobre del 1847, alla consegna della città all’unione con il Granducato di Toscana, il popolo dette subito fuoco alla ghigliottina lucchese. La lama, che si era salvata dal rogo, fu portata a Viareggio da Giambastiani, che dopo aver attraversato il monte Quiesa la buttò in mare, allontanandosi in barca nelle acque viareggine.

All’incontro di questa mattina era presente anche Adalgisa Mazza, presidente del Festival pucciniano che ha ritenuto sottolineare il valore culturale di questo progetto, assicurando di coinvolgere gli studenti delle scuole lucchesi anche nelle prossime iniziative del Festival.

Proseguirà la collaborazione e lo stretto legame tra Lucca e Viareggio anche per la prossima edizione, quella del 2014, in cui i due comuni lavoreranno a un nuovo progetto culturale dopo aver “rispolverato” gli antichi documenti e i racconti popolari sulla storia della pena capitale a Lucca. L’iniziativa culminerà con la messa in scena di una piéce teatrale curata dagli studenti, con il supporto di docenti e professionisti.

Le iniziative, tra cui incontri dibattiti, proiezioni e conferenze, per questi giorni di fine novembre, sono state organizzate grazie al sostegno dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea lucchese e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

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